Mentre studiavo The First Things First (Le prime cose prima) di Stephen Covey, mi sono imbattuto sul termine PARADIGMA . Per coglierne in m...
Mentre studiavo The First Things First (Le prime cose prima) di Stephen Covey, mi sono imbattuto sul termine PARADIGMA.
Per coglierne in modo preciso il significato sono andato a vederne l'etimo, l'evoluzione e i significati di questa parola così evoluta, tecnica e precisa.
Etimo di Paradigma: parola che deriva dal greco ed è composta da PARA e DEIGMA. PARA significa oltre, DEIKNYO significa mostro cioè "indico" (dal verbo indicare). Quindi abbiamo Oltre anche inteso come Sopra il mostrare, inteso nel senso di "esempio" oggi diremmo modello.
Per essere più chiaro con un esempio, se disegno due ruote ed un telaio con l'intenzione di spiegare che cos'è una bicicletta, quel disegno ovviamente non è la bicicletta, sta appunto al di sopra, oltre al mostrare la bicicletta, è un esempio, quindi può essere usato come "paradigma" della bicicletta.
Se disegno due ruote, un telaio ed un motore, questo è un nuovo paradigma e non rappresenta più la bicicletta, rappresenta l'esempio della motocicletta, e così via.
Nello studio della parola Paradigma oltre ad impararne il significato ho scoperto perché il personaggio e il nome Pangloss del libro Candido di Voltaire, che lessi parecchi anni fa, è stato creato dall'autore per schernire Leibniz.
Vediamo come ho trovato queste spiritose connessioni.
Allora cercando PARADIGMA ho aperto il dizionario etimologico e wikipedia e tra le varie definizioni ho trovato:
Esso costituisce e delimita il campo, logica e prassi della ricerca stessa, come principio ordinatore leibniziano.
Allora clicco sul link leibniziano (che grande invenzioni gli ipertesto e internet!) e mi leggo la storia di Gottfried Leibniz. Che uomo incredibile a 6 anni leggeva in latino Tito Livio, a 15 anni è entrato all'Università a 17 si è laureato in filosofia, a 20 anni fece un dottorato in legge. In matematica Leibniz invento una miriade di cose che utilizziamo oggi nelle calcolatrici e le basi dell'informatica.
Continuando a leggere trovo che:
Leibniz pensava che i simboli fossero molto importanti per la comprensione delle cose. Egli cercò di sviluppare un "alfabeto del pensiero umano" (da lui chiamato mathesis universalis), nel quale cercò di rappresentare tutti i concetti fondamentali usando simboli, e combinando questi simboli per rappresentare pensieri più complessi, senza però mai giungere ad una conclusione di questo ambizioso programma.
Questa ultima parte mi risulterà rivelatrice del grande senso di Humor di Voltaire. Perché su wiki l'inizio della biografia di Leibniz riporta la sua frase forse più famosa:
Quello in cui viviamo è il migliore dei mondi possibili.
Subito ho riconosciuto il motto di Pangloss, vero e proprio tormentone nel Candido di Voltaire.
Infatti su wiki leggo più sotto:
La frase "Viviamo nel migliore dei mondi possibili", molto spesso decontestualizzata, fu guardata con scherno e malignità da alcuni suoi contemporanei, soprattutto Voltaire, che parodiò Leibniz nella sua novella Candide, dove il filosofo tedesco appare sotto le spoglie di un certo Dottor Pangloss. Questo nome deriva dalla ricerca di Leibniz, quasi disperata (e mai conclusa), di creare un linguaggio universale, basato su degli elementi minimi comuni a tutte le lingue. Da quest'opera il termine panglossismo si riferisce a persone che sostengono di vivere nel miglior mondo possibile.
Ho fatto una grassa risata per l'ironia tagliente di Voltaire, avevo letto il Candido ma non sapevo che Pan(tutto)gloss(lingua) rappresentasse Leibniz schernendolo, e nemmeno il motivo. Oggi dopo anni il cerchio si chiude, partendo da Stephen Covey, e cercando il significato di Paradigma! ;-)
WOW! Che forza internet, l'ipertesto e le connessioni! ;-)
Parole chiave: Candido, ironia, Leibniz, Pangloss, sarcasmo, Stephen Covey, umorismo, Voltaire.
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