Da piccolo mi chiamavano (sfottendomi) Treccani, perché a modo mio cercavo di avere una risposta per tutto. Personalmente ho sempre ...
Da piccolo mi chiamavano (sfottendomi) Treccani, perché a modo mio cercavo di avere una risposta per tutto. Personalmente ho sempre pensato che cercare di dare una risposta vuol dire provare a usare la testa. Non è un atto di presunzione ma solamente il fatto di mettersi in gioco per vedere se ho le capacità e la conoscenza per rispondere, e sbagliando imparo. Oggi quello sfottò lo considero un complimento. (Per i conoscenti più stretti è una storia trita e ritrita, ma per gli altri è sempre un aneddoto a mio avviso simpatico).
A molti anni di distanza mi trovo a scrivere una piccola, piccolissima critica al vocabolario Treccani. Sia ben chiaro la "Treccani" è un opera immensa, e proporre una miglioria ad una definizione è come sistemare una pagliuzza in un fienile.
Comunque bando alle ciance e passiamo al sodo: si tratta della parola Scurrile.
Un po' di anni fa parlando con Liza, la figlia della mia ex-compagna, le dissi con tono ironico, di non parlare in modo scurrile. Lei, essendo slovena, e non conoscendo la parola, mi chiese cosa significasse.
Io, che le ho sempre insegnato di cercare i significati nelle radici delle parole, e senza conoscere esattamente il significato della parola "scurrile", ma sapendo in quali contesti questa venisse usata, ho provato a spiegargliela, ripromettendomi e promettendole che avrei cercato il significato corretto e l'etimo della parola.
E così pensando ad alta voce, in modo che potesse sentirmi le dissi:
"Allora, guardando la radice della parola Scurrile mi sembra molto vicina alla parola Scure che a sua volta sembra essere una parola antica e probabilmente abbastanza simile al suo etimo originale. Da questo potrei dedurre che Scurrile abbia a che fare con la Scure".
La mia deduzione era vicina, poi presi una strada (spiegazione) sbagliata, associando l'idea che la scure fosse usata dal Boia, che essendo un tagliatore di teste, probabilmente non usava un linguaggio gentile.
Andando poi a leggere il significato di "Scurrile" sul vocabolario della Treccani online lessi che "Scurrile" derivava da "scurra" voce "forse" di origine etrusca, che vorrebbe dire Buffone, giullare.
Ok, i buffoni ed i giullari non parlavano in modo gentile e spesso usavano le parolacce per colorire i loro racconti. Potrebbe starci, tuttavia la spiegazione del vocabolario Treccani non mi convinse del tutto.
Così decisi di andare a cercare su Etimo.it che a sua volta riporta una copia di un vecchio dizionario etimologico, e cercando scurrile trovai che derivava dal Latino Scurrilem e da Scurra che vuol dire appunto Buffone, come abbiamo già visto, ma che a loro volta derivano dalla radice SKUR ovvero tagliare, da cui lingua tagliente.
Ecco! Ci siamo, dalle foglie abbiamo trovato i rami e la radice. Scurrile è pertanto legato a Scure, come a Scurra che sono a loro volta legati alla radice SKUR che vuol dire Tagliare.
Con la mia prima deduzione ci avevo quasi preso, cioè associando Scurrile a Scure; poi è stata la seconda deduzione (associazione con il Boia), nella quale ho fatto un salto logico errato, ed avevo perso la corretta via. Grazie a dizionario etimologico fu tutto chiaro.
Ecco perché mi sento di esprimere una piccola critica costruttiva per Treccani: perché non inserire la radice SKUR nella spiegazione di Scurrile ritengo personalmente sia una perdita di significato importante, come anche ritengo importante per la comprensione l'associazione tra "scurra" e skur in quanto lingua tagliente. Il motivo è perché l'origine delle parole è quasi sempre associato ad un significato fisico. Mentre tutte le associazioni figurative successive e metaforiche sono storicamente sempre più recenti.
Commenti recuperati
jonathan il 2015-06-16 alle 13:40
A dir poco puntiglioso 🙂 spero vada
bene il termine…
Grandissimo 😉
Luca il 2015-06-18 alle 16:33
Benissimo grazie 😀
Gino il 2016-10-20 alle 12:34
Il vocabolario etimologico online di
Ottorino Pianigiani è un’opera interessante per il suo aspetto storico (Ed.
1907) ma largamente superata. Se, come dice la Treccani (e per quanto mi
risulta), “scurrile” deriva dall’ Etrusco “scurra” non è legittimo risalire ad
una radice protoindoeuropea (PIE) se ancora non si è arrivati ad una
classificazione condivisa della famiglia di appartenenza dell’Etrusco. Detto
questo, “scure” deriva dalla radice PIE *sek-, da cui il latino “sÄ•cÅ«ris” da
cui it. “scure” (per sincope della prima sillaba dovuta ad accento tonico
sulla seconda sillaba) e “secare” (=tagliare) che, tramite lenizione porta
all’ it. “segare”. Dunque, allo stato attuale, fa bene la Treccani a non
legare “scurrile” a “scure” ed alla radice *skur- (che non esiste).
Luca il 2017-05-10 alle 17:00
Grazie della tuo contributo, molto
interessante. Per quale motivo affermi alla fine che la radice “skur” non
esiste?
Se l’Etrusco è datato a partire (arrotondo) 900 a.C.
il Latino è datato
a partire dal 1000 a.C.
il PIE (protoindoeuropeo) è attestato a partire
dal 7000 a.C. (di cui ammetto di non conoscere quasi nulla)
in mancanza di fonti, o spiegazioni ulteriori personalmente preferisco rimanere legato (da cui legittimo) all’interpretazione (anche se non condivisa, [Da chi? Dagli autori della Treccani?]) che derivi da un termine fisico e non da un salto logico, e skur è un termine fisico. Perché per mia esperienza le radici delle parole che usiamo in origine descrivevano cose fisiche o azioni fisiche. I salti di significato, le metafore come “lingua tagliente” vengono sempre storicamente dopo.
15/05/2022 data pubblicazione seconda edizione.
03/12/2013 Prima edizione
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