Trascrizione video: vi è una frase attribuita al primo Buddha che recita così l'unica costante nel cambiamento cosa vuol dire che l'...
Trascrizione video:
vi è una frase
attribuita al primo Buddha che recita così
l'unica costante nel
cambiamento
cosa vuol dire che l'unica cosa che non
cambia è il fatto che tutto cambia
e particolare no
questo lo possiamo sperimentare nel
quotidiano lo possiamo sperimentare nel
corso della vita no
quando nasciamo cresciamo ci sviluppiamo
e poi l'ultimo cambiamento ok
il saluto finale no quindi è tutto un
processo di cambiamento pensate che ci
sono degli studi che attestano che ogni
7 10 anni tutte le cellule del nostro
corpo cambiano quindi il cambiare
continuamente fa parte proprio della
dinamica dell'essere umano della
dinamica della natura pensate al ciclo
delle stasi delle stagioni pensate a
l'alternanza degli stati d'animo pensate
agli stati psicologici che una persona
può vivere nel corso della vita pensate
alle dinamiche di relazione che possono
cambiare nel corso della vita pensate a
quante credenze possono cambiare
possiamo credere ad una cosa e dopo un
po crederà completamente l'opposto
pensate a come cambiano gli scenari
internazionali a livello politico a
livello sociale
chi avrebbe mai immaginato il covip è un
cambiamento etico no quindi il
cambiamento è qualcosa che è connaturato
potremmo dire nel funzionamento della
natura dell'essere umano
e cos'è che spaventa in assoluto il
cambiamento
cambiare spesso rappresenta proprio una
paura ed è per questo che quando
parliamo di cambiamento non possiamo
parlare come aveva già introdotto
riccardo della sua resistenza no
la resistenza al cambiamento fa parte
del cambiamento
il cambiamento spesso spaventa
alcune volte il cambiamento quello che
può sembrare come dire un limite può
sembrare qualcosa di avvertivo si può
trasformare in qualcosa di come dire in
realtà funzionale importante
l'arte del cambiamento che è il titolo
di questa serata in realtà è il titolo
di un libro è il titolo di un libro
pubblicato
oltre trent anni fa
dal professor giorgio nardone e dopo il
pazzo da vic
polpaccio ricche stato il maestro
del maestro quindi è un tipo un po
particolare no e quando abbiamo deciso
di fare questa conferenza e parlando con
il professore è venuto fuori questo
titolo io ho avuto una resistenza
felicissimo ma ha avuto una resistenza
per dentro di me ho detto ma solo in
grado di sorreggere un titolo del genere
perché nel mondo della psicologia nel
mondo della formazione l'arte del
cambiamento questo testo che vi
consiglio di leggere e di rileggere
rappresenta proprio un momento
particolare un cambiamento in tutto
quello che era il mondo della psicologia
e proprio come dire è una linea di
demarcazione tra un prima e un dopo
ed è come dire quello che introduce in
maniera proprio tecnica la terapia breve
strategica
io mi ricordo quando stavo studiando al
centro di terapia strategica
iniziai a leggere questo testo rimasi
folgorato c'è
molto di più che paolo di tarso sulla
via di damasco una folgorazione
e se quello leggete questo testo prevede
delle eresie ok nella sua accezione di
essere liberi di scegliere una di queste
resi e quindi di questi cambiamenti
rispetto a tutto quello che era il mondo
della psicologia fino a quel momento
della formazione o anche di tante
credenze
è stato qualcosa di veramente
rivoluzionario almeno in me ovvero
quando dobbiamo affrontare un problema
quando dobbiamo arrivare a sciogliere
una situazione in cui in questo momento
sta bloccando la tendenza è quella di
andare a scavare nel passato
ci chiediamo sempre il perché delle cose
no questo fa parte un po
dell'idiosincrasia culturale occidentale
quindi abbiamo una situazione da
affrontare immediatamente andiamo a
pescare nella nostra mente le cause che
hanno generato quella situazione
ed è un controsenso logico perché il
cambiamento dove avviene nel passato nel
futuro pensateci
il cambiamento è sempre prerogativa del
futuro
il passato non si può cambiare
mentre noi andiamo a cercare qualcosa
che non si può cambiare quello che è
successo ormai è successo
in realtà come dire c'è un altro piccolo
gap logico nessuno può essere sicuro
della causa che ha generato un certo
tipo di problema un certo tipo di
situazione
perché se andiamo a scavare in
profondità
ci sarà una causa che ha generato la
causa che ha generato il problema e poi
ci sarà una causa che ha generato la
causa che ha generato la cosa che ha
generato il problema
quando ci fermiamo
quando ho una teoria di riferimento ci
dice che lì ci dobbiamo fermare o quando
la nostra interpretazione ci indica
questa è la nostra realtà
e qua si apre uno scenario particolare
la spiegazione di un fenomeno non è la
sua soluzione
le soluzioni non appartengono al passato
le soluzioni appartengono al futuro sono
le nostre le proiezioni che abbiamo del
futuro che determinano le nostre azioni
e questa cosa io all'epoca avevo
ventiquattro venticinque anni e ha
completamente rovesciato il modo di
ragionare pensate no l'idea che dobbiamo
capire e comprendere il perché delle
cose non serve a cambiarle o serve in
minima parte
è comunque un processo molto lento
mentre orientare i nostri schemi nel
futuro le nostre proiezione nel futuro
aiuta il cambiamento aiuto allo sblocco
ci permette di fronteggiare meglio il
quotidiano quindi potremmo dire che noi
non siamo il risultato delle nostre
esperienze passate
o meglio non siamo totalmente il
risultato delle nostre esperienze
passate ma siamo molto di più risultato
delle nostre proiezioni future come dire
il presente è influenzato dal futuro
molto più ter che dal passato
e questo per quanto possa sembrare
filosofico in realtà estremamente
pratico
io vi faccio subito un esempio per
semplificare
ieri sera prima di andare a letto che
cosa avete fatto
di quello che si può dire una sofferenza
ok
immaginiamo che avete messo la sveglia
no
quindi l'atto di mettere la sveglia per
il giorno dopo da cosa era determinato
se non dalla proiezione dell'orario in
cui vivo elevate svegliare il giorno
dopo quando la mattina di svegliate che
prendete la macchina per andare in un
posto il vostro obiettivo futuro che
determina l'azione di prendere la
macchina e guidare
quindi vedete bene che il futuro è molto
più presente
nel presente rispetto al nostro passato
chiaro che le esperienze il bagaglio di
esperienza passata è molto importante
perché determinano le nostre percezioni
e le nostre reazioni magari molto più
istintive su certe situazioni è
assolutamente importante ma il
cambiamento in sé come anche il
raggiungimento di una performance
sportiva la risoluzione di un problema
in ambito più clinico la risoluzione di
una situazione in ambito manageriale
artistica è sempre proiettato al futuro
questo è un tema particolare quello
della nostra proiezione nel futuro
quindi come dire cambiare la visuale da
guardo a quello che è successo mi piango
addosso rispetto a quello che è successo
nel voltare lo sguardo verso quello che
posso fare quello che posso cambiare
verso quello che posso impotenza
realmente realizzare che ancora non ho
realizzato vi è un autore
si chiama victor frank io vi consiglio
anche lui di leggerlo che in un
librettino che si chiama uno psicologo
lo psicologo dei lager ok
lui è uno psicologo e ha vissuto poco il
campo di concentramento ad auschwitz e
nella disamina della sua esperienza è lì
che in cui nel campo di concentramento
ad un certo punto scrive coloro che
sopravvivono nel lager sono coloro che
hanno la mantengono dentro di sé la
proiezione del proprio futuro
coloro che perdevano la proiezione di se
stessi nel futuro perdevano certamente
la forza di andare avanti e dopo pochi
giorni morivano e dopo un po continua
scrivendo
potremmo dire quindi che l'essenza
dell'uomo è la sua visione futura
questa particolare perché questo
concetto realtà è trasversale a
qualsiasi cultura e anche a tutte le
religioni
perché pensate no
se voi avete una proiezione futura
quindi l'idea che qualcosa può cambiare
nel futuro che siete attivi in questo in
realtà di base avete la speranza che
questo possa avvenire che dovete sapere
che la parola speranza o che deriva dal
latino spesso ma che ha una radice
aramaica spa che vuol dire letteralmente
tendere verso
quindi svenare vuol dire tendere verso
verso il futuro verso qualcosa che
ancora non si è realizzato ma che si può
realizzare
infatti la disperazione cosa è nella
perdita della speranza
nella perdita del tendere verso qualcosa
che può essere realizzata nel futuro
lì avviene il blocco lì al bene il
problema lì inizia come dire il lavoro
per sbloccare questa situazione
pensate semplicemente a livello delle
sacre scritture cristiane no se io vi
chiedo qual è il peccato più grande che
ha fatto giuda iscariota tutti dicono ha
venduto cristo per 30 denari no in
realtà si farebbe un po di giri in
purgatorio sicuramente però in realtà il
peccato più grande è stato disperarsi
perdere la speranza che nonostante quel
gesto di poste perdonato ha perso la
speranza si è impiccato elisse
condannato quindi vedete che l'idea che
il futuro è qualcosa che è presente e
che noi determiniamo come dire il nostro
presente in relazione a quello che
possiamo realizzare nel futuro fa parte
proprio della struttura dell'essere
umano
ed è anche un azione operativa che noi
utilizziamo nel nostro lavoro
quando lavoriamo con i pazienti quando
lavoriamo con gli sportivi orientiamo
sempre la performance verso quello che
può essere realizzato
nel futuro
quindi la proiezione è completamente
differente ma questo anche le aziende no
quando fanno i piani trimestrali
semestrali orientano loro stesse il loro
business in qualcosa che come dire e
futuro poi l'errore che magari lo basano
sulle esperienze passate come se il
passato fosse replicabile
come dire un anno e mezzo fa tutte le
aziende hanno completamente preso il
punto le loro proiezioni future se
l'hanno buttata nel cestino perché c'è
stato un imprevisto ovid quindi tutta la
loro pianificazione è completamente
scomparsa chiaro questo è il problema il
futuro possiamo impegnarci a plasmarlo a
crearlo ma c'è sempre una variabile di
non controlla
il filosofo kierkegaard soren
kierkegaard a una volta scrisse la vita
può essere compresa solo guardando
indietro ma può essere vissuta solo
guardando a camminando avanti
ora qual è la differenza tra un soggetto
un altro soggetto visto che questa
purtroppo o per fortuna è una dinamica
che come dire si mantiene e che piaccia
o no noi siamo condannati ad andare
avanti pensiamo condannate ad andare
indietro anche se volessimo fermarci
comunque andiamo avanti
male ma andiamo avanti
ci sono persone che riescono a gestire
il cambiamento ci sono persone che
riescono anche a crearlo e cavalcarlo ci
sono persone che il cambiamento lo
subiscono totalmente
vi è una frase molto carina molto
significativa dello scrittore aldous
huxley che scrive la realtà non è ciò
che ci capita ma ciò che facciamo con
quello che ci capita
non potremo parafrasarlo nella serata di
stasera dicendogli il cambiamento non è
ciò che ci capita ma ciò che decidiamo
di fare con il cambiamento che ci è
capitato
che su questa idea di sviluppo futuro
che apre la speranza tante realizzazioni
la sua parola colui che
i futuri ne ha cambiati tanti
tra cui anche il mio
grazie
la parola cambiamento
dovete sapere che la parola più
inflazionata nel mondo degli studi e
delle ricerche ogni anno vengono
pubblicate centinaia di lavori con
focus cambiamento
ma voi pensate semplicemente alle
campagne politiche internazionali obama
propose cenci
gorbaciov perestroika vuol dire
cambiamento
quindi abbiamo avuto anche un nostro
politico toscano che parlava di
cambiamento costantemente
questa parola ha una caratteristica che
linguisticamente si definisce
performativa ovvero è una parola che
indica un movimento verso qualcosa la
parola cambiamento di per sé evoca il
movimento verso qualcosa
questo è il motivo per cui è la parola
più utilizzata da chi vuole
ottenere consenso
quindi bisogna stare attenti quando si
usa questa parola perché si può
inciampare anche nel
essere ritenuti coloro che vogliono
vendere qualche cosa per ottenere
consenso
quando però come
noi intendiamo la parola cambiamento ci
si riferisce alla teoria del cambiamento
vale a dire a quello studio che negli
anni sessanta poi si evolve gli anni
settanta condotto proprio da molti
ricercatori di cui ovviamente la stella
cometa stato col vezzo week ovvero
studiare come il cambiamento
può essere realizzato
ma soprattutto studiare come per
realizzare il cambiamento si devono
superare le resistenze al cambiamento
questa sembra davvero
un linguaggio ambiguo
un paradosso e devo dire che molti forse
la maggioranza ancora dei colleghi
studiosi
riescono veramente malamente a digerire
a questa cosa ma voi pensate che il
fondatore della fisiologia claude
bernard
medico fine ottocento formula il termine
di omeostasi
omeostasi significa
l'equilibrio che l'organismo
biologicamente
biologicamente non psicologicamente
realizza e che tende a mantenere
se riflettete
questa si chiama resistenza al
cambiamento
ma l'organismo tende a mantenere dei
equilibri realizzati che hanno
dimostrato di funzionare
il problema è che anche quando
quel equilibrio tende a non essere più
funzionale l'organismo lo vuole
preservare
resiste al cambiamento
pertanto dobbiamo pensare che
il costrutto di resistenza al
cambiamento non ha una matrice
puramente psicologica ma puramente
biologica
poi diventa psicologico
questo risolve tanti problemi quando tra
coloro che si occupano della mente
parliamo con coloro che si occupano dei
cervelli e nuovi neuro scienziati e noi
devo dire come
coloro che lavorano il cambiamento sia
terapeutico che
di performance che di organizzazione
abbiamo buoni ottimi rapporti con neuro
scienziati perché il nostro lavoro si
basa su qualcosa che loro conoscono
voi pensate che il nostro cervello
costruisce continuamente circuiti
sinaptici che sono il frutto delle
nostre esperienze
quei circuiti sinaptici una volta che
sono costruiti tendono a mantenerci a
resistere al loro cambiamento anche
quando veicola risposte totalmente
sbagliate sono un patologico
quando noi vediamo
un paziente con visto un pò ossessivo
compulsivo quelli che mettono in atto
rituali che so per
propiziare che qualcosa vada bene o non
vada male o per igienizzare si dà le
infezioni e voi sapete che in questi
ultimi due anni avevano tirato fuori il
cartello noi avevamo ragione voi avevate
torto
anzi questa pandemia rafforzato le
credenze del disturbo ossessivo
compulsivo
queste persone costruiscono un
equilibrio che poi corrisponde a
circuiti sinaptici cerebrali per cui la
loro percezione veicolata sempre
costantemente da quella fobia che induce
ai loro rituali
per cambiare questa cosa dobbiamo
riuscire a intervenire non solo
cambiando quello schema come vedremo ma
sostituendo quello schema con un nuovo
schema che a sua volta deve diventare un
omeostasi e che a sua volta deve
resistere al cambiamento
da omeostasi sana il problema della
nostra vita non solo della nostra di
moderni ma da quando l'uomo esiste che
non esiste alcun equilibrio che possa
mantenersi sano nel corso di tanto tempo
ma il difetto di fabbricazione che noi
abbiamo da un punto di vista psico
biologico che noi tendiamo invece a
mantenere
quegli equilibri quelle cose che ci
hanno portato al successo
noi in termini strategici definiamo
questo tentata
ma la tentata soluzione fallimentare è
un meccanismo che si innesca non sulla
base come direbbero gli amici
psicoanalisti dell'istinto di morte
freudiano il contrario si basa sul fatto
che quel tipo di percezione reazione ha
avuto successo
siccome avuto successo allo sperimentato
più volte diventa una omeostasi un
equilibrio e tende a replicarsi e a
resistere il suo cambiamento anche di
fronte al suo fallimento
e voi dite ma questo lo vediamo nei
pazienti malati
niente di più ingenuo
la maggioranza delle aziende muoiono di
questo muoiono del fatto che il leader
di quelle aziende continuano ad
applicare le strategie che gli hanno
dato successo negli anni precedenti
senza riuscire ad adattarli a
modificarle con le modificazioni del
mercato l'evoluzione delle produttività
l'evoluzione culturale
la stessa cosa
ce l'abbiamo nell'ambito della
performance artisti atleti performer si
inchiodano spesso alla loro massima
forma di successo non si schiodano da
quella l'hotel e volete l'esempio più
dissacrante albert einstein
dopo che lui formulò la teoria della
relatività e dopo che il grande studioso
di cambridge vent anni dopo ne
dimostrano la leaf dita lui nel suo
studio a prince e town negli stati uniti
ha continuato a lavorare su questa cosa
per perfezionarla
cercando ulteriori
effetti e fallendo in tutte le ricerche
successive
per un paio di decenni
glielo possiamo perdonare per tutto
quello che ha prodotto
però questa è la dimostrazione che
persino un cervello è una mente
sopraffine possono incappare nella
resistenza al cambiamento
poiché quando noi abbiamo ottenuto
successo la nostra mente codifica quelle
strategie che ci hanno dato successo e
tende a replicarla e se non funzionano
la prima risposta non lo applicate
abbastanza devo insistere di più e se
non funzionava dire non esistito
abbastanza fino all'effetto più
terrificante
cioè una storiella greca antica quindi
che possiamo definire le nica che
rappresenta bene questa tragedia
sapete che tutte le storie elleniche
sono tragiche
per fortuna l'europa antica si distingue
dall america moderna nel senso che siamo
lontani dal lieto fine di colli wood
siamo più vicini alla tragedia in questo
senso
la storia quella di un mulo che con
successo tutte le mattine portava da
valle a montagna attraversando un bosco
il vasto di legna per poi tornare giù la
sera
ricaricarsi la mattina e ripartire
siccome faceva questo da molti anni
una mattina dopo una notte tempestosa
trova un albero abbattuto da un fulmine
sul suo percorso e il mulo sapete nelle
antiche storie greche gli animali
venivano scelti anche per loro
caratteristiche
la volpe e l'uva viene scelta da fedro
perché la volpe furba in questo caso il
mulo perché si dice che è cocciuto
e il mulo vede l'albero nel suo percorso
e non si ferma dice lui non ci deve
stare lì quindi standa una grande
scapolata si fa anche male ma non pensa
lo aggira
pensa che lì non ci deve stare perché da
anni lui fa quel percorso efficace
e insiste capocciate sousse capocciate
finché il muro si rompe la testa e muore
voi direte ma che storia tragica
ellenica lontana da noi moderni
non badate bene che noi osserviamo cose
di questo genere
continuamente
negli ambiti in cui gli esseri umani
cercano di essere migliori perché
specifichiamo questo non è un problema
dei deficienti di chi è poco dotato
questo è il problema molto più
frequentemente delle persone dotate
che proprio in virtù dei loro successi
insistono senza essere capaci di
modificare ciò che gli ha dato successo
ma che ora gli garantisce il totale
fallimento
quindi quando parliamo di arte del
cambiamento
noi parliamo di qualche cosa che
prima di tutto come stefano ben
introdotto
evita di andare a cercare le cause del
passato di un problema di un disturbo di
un fenomeno di un fallimento di
performance ma studia come la persona
o le persone oi gruppi hanno cercato di
risolvere quel problema senza riuscirci
nel fare questo si va anche a studiare
eresia dell'eresia tutto quello che in
passato è stato fatto che ha funzionato
perché molto frequentemente proprio
quello che ha funzionato nel passato che
conduce a insistere
come se dovesse funzionare
obbligatoriamente
e li troviamo quello che è il costrutto
fondamentale il cambiamento strategico
che è la tentata soluzione che invece
che risolvere il problema lo complete
che è una psico trappola formidabile
nella quale la maggioranza degli esseri
umani dotati cade continuamente
e allora questo diventa non solo
l'indagine per capire ma soprattutto
l'investigazione per cambiare perché se
io voglio cambiare con la situazione
dovrà focalizzare il mio intervento non
sulle cause non sulle dinamiche
complesse
non so tutti i fattori
che io posso osservare intorno alla
persona il gruppo ma su quelle tentate
soluzioni che garantiscono la resistenza
al cambiamento che producono fallimento
quindi potremmo definire questo è un
intervento psicologico
chirurgico che mira esattamente a dove
c'è la disfunzione per eliminarla
e pensate che non è un caso che quando i
miei maestri
formularono questo modello di problem
solving strategico negli anni 70 i primi
a prenderselo come modello furono
proprio i grandi manager le grandi
aziende
in ambito clinico ci furono molte molte
resistenze e ci sono voluti decenni
perché questa cosa sia stata poi
accettata in modo non più
discutibile o aggredibile
perché sapete che nell'ambito della
psicologia della psichiatria si è sempre
pensato che sia un problema persiste da
tanto tempo la terapia deve essere
altrettanto prolungate sofferta ma
questo è un pregiudizio perché i dati
empirici hanno dimostrato che
anche se un problema e molto sofferte
persiste da molti decenni può essere
risolto in tempo
è risolta definitivamente senza ricadute
come spesso si viene a dire o senza
spostamenti del sintomo è chiaro che poi
quando parliamo di cambiamenti
dobbiamo distinguere le tipologie
cambiamenti ci sono i cambiamenti
catastrofici quelli per cui inserisco
qualche cosa in nessun cambiamento per
cui è come il fulmine che abbatte
l'albero l'albero che cade
sull'auto che trova qualche d'uno dentro
quella la catastrofe o l'onda gigante
ci sono anche i cambiamenti invece
graduali e progressivi dove io devo
partire dal più piccolo cambiamento per
produrre il secondo piccolo cambiamento
il terzo piccolo cambiamento
ci sono cambiamenti
giovedì
[Musica]
ci sono cambiamenti geometrici
esponenziali dove io lancia la palla di
neve lungo il pendio nevoso
se sono fortunato se l'ho lanciata bene
arrotola si ingigantisce diventa sempre
più forte più veloce fino a diventare
una valanga
ci sono i cambiamenti effetto scoperta
quando noi possiamo parlare fra di noi a
due più e nel parlare qualcheduno
volontariamente o involontariamente
fa scoprire una prospettiva diversa che
ti fa percepire la realtà in modo
differente e tutto cambia
io mi ricordo un esempio simpatico che
ho citato di un libro del
1994
sembra una barzelletta ma un fatto reale
io tenevo un seminario è uno dei
partecipanti a questo seminario tra
l'altro un collega psichiatra racconta
la sua esperienza
lui
era entrata in crisi perché tutte le
notti faceva un incubo l'incubo è che
lui veniva braccato da qualcosa che lui
non sapeva nemmeno cosa fosse correva
correva correva braccato da questa sorta
di
non sapeva nemmeno se un fantasma una
cosa come il film fantascientifico di
quegli anni
arrivano a porta e spinge spinge spinge
per aprire la porta non si apre finché
si sveglia nell'incubo
e lui da
uomo del settore si rivolge ai colleghi
prima un trattamento sedativo di
sonniferi ma l'incubo continua poi si
rivolge a un collega che praticava
psicoanalisi freudiana interpretano
questo come il fatto che al di là della
porta ci fosse la scena primaria il
padre che possiede la madre lui non la
vuole vedere quindi la porta un'anziana
ma l'incubo continua poi va da un
collega gli undiano i quali gli spiega
che questo è un mito antico per cui lui
ha una core così dicevano
per cui le legata quel mito
mentre lui racconta tutto questo
in una situazione molto particolare
era dal barbiere
dopo uno shampoo il barbiere sta facendo
la barba alla vecchia maniera
gli faceva la schiuma col pennello e lui
questa sorta di transo racconta queste
cose
il barbiere sentendo di raccontare
queste cose che probabilmente nella sua
ignoranza gli sembravano troppo
complicate gli dice ma scusi
ma lei ha provato invece che spingerà a
tirare la corda
questo sbalzo fuori dal letto lo dice
lui da manca poco si taglia col rasoio e
impreca dice no mai
da lì l'incubo finisce
ora voi direte ma ci racconta la
barzelletta professore no io vi do un
esempio di quello che è il fondamento
del cambiamento
esperienza emozionale correttiva e
badate bene su questo costrutto dopo
ormai decenni
concordano tutti gli esperti ormai
nessun esperto di psicologia
psicoterapia psichiatria di cambiamento
strategico in azienda di cambiamento
evolutivo
potrete trovare che non sia d'accordo su
questo
il cambiamento emozionale correttivo è
quella esperienza che un soggetto a in
un momento che può essere casuale può
essere costruito per una sequenza
d'azione può essere prodotto da tante
forme di stimolo per cui di colpo cambia
completamente punto di vista percezione
che vede quella realtà in modo
completamente diverso e quindi gli
arriva
una scoperta
un effetto completamente nuovo e cambia
totalmente punto di vista
voi dovete sapere che il costrutto di
cambiamento emozionale correttivo è
stato formulato da un collega molto
particolare che francs alexander negli
anni prima della seconda guerra mondiale
subito dopo faceva lo psicoanalista fra
chicago e los angeles perché lui era uno
di quei psicoanalisti che lavoravano con
le stelle di hollywood
ma lui aveva già dato
prova della sua intelligenza strategica
perché siccome quel tempio viaggiava in
treno e il viaggio tra chicago e los
ángeles durava tre giorni
quindi lui si faceva tre giorni di
viaggio poi va a quattro giorni di
lavoro 2 a chicago 2 a los angels quindi
in pratica non aveva riposo
lui cambia punto di vista e
noleggia una carrozza del treno
la
costruisce come studio clinico e si
porta i pazienti da chicago per un po
film trash è tutta scena tornano
indietro fino a metà poi trova quelli
che arrivano da los angeles che gli
vengono incontro montano e finiscono
quindi li trasforma in tre giorni di
viaggio in tre giorni di lavoro e poi
sta a los angeles si riposa due giorni a
chicago si riposa due giorni
sembra una cosa sciocca
ma sapete che di soluzione di questo
tipo in azienda c'è sempre bisogno
perché si inventano cose complesse
complicate e non si trovano più
soluzioni semplici
la semplicità non è ridurre
la complessità qualcosa di banale è
trovare la soluzione che ti fa
risparmiare energie tempo che non rovina
la complessità ma che la orienta nella
direzione di guata alla questo autore
formula questo costrutto
sulla base di un libro di un altro suo
collega invece psicoanalista di quelli
tosti
balint famoso per i gruppi balint poi
istituiti soprattutto nell'ambito medico
in un suo testo the basic con la caduta
fondamentale di una sua paziente che
soffriva di un disturbo fobico la paura
di cadere non rialza
tanto che era sempre irrigidita sempre
controllato un giorno dopo anni di
analisi
la paziente entra nello studio di balint
inciampa sul tappeto rotola per terra e
torna in piedi
spontaneamente
ma l'inter dice dopo questa esperienza
la paziente guarita
allora fans alexander se questa è
un'esperienza emozionale correttiva ti
capita in questo caso di inciampare su
qualcosa fare un'esperienza
che ti illumina che ti cambia
scopri di avere delle risorse che
pensavi di non avere quella paziente
scopre che può accadere a rotolare
tornare in piedi
poi balint spiega
spende un altro libro a spiegare che in
realtà quello è avvenuto grazie agli
anni precedenti di analisi come dire ha
capito questo perché ha fatto l'analisi
prima però qui è la storia dei perché de
perché de perché che nessuno può
spiegare france alexander dice questa è
l'esperienza emozionale correttiva
ovvero quell'evento
concreto che fa cambiare la percezione
della realtà e che ci permette di
vederla da un punto di vista diverso di
avere reazioni differenti che cambiano
totalmente
oggi noi sappiamo a distanza di ormai 70
anni da quella formulazione
proprio con le sperimentazioni ambito
clinico e non solo che
l'esperienza emozionale correttiva il
fondamento dei cambiamenti
dei cambiamenti in qualunque ambito
se io voglio fare in modo che un atleta
sblocchi la sua performance sbloccata
devo crearli la possibilità di
sperimentare concretamente
qualche cosa che gli fa scoprire che può
andare oltre
stare lì semplicemente a fargli
ricordare le esperienze positive come
spesso accade a file associazione tra le
esperienze positive visualizza le
visualizza quelle future di più delle
volte acqua sull'impermeabile è
un'illusione
mentre il riuscire a fare in modo che
inconsapevolmente all'inizio sperimenti
qualcosa che
gli tira fuori risorse in quel caso non
considerate musp e con l'esperienza
cambia totalmente
la sua risposta
allora tanto per contestualizzare si
sono state le olimpiadi io con senza
falsa modestia sono felice perché sono
stato con partecipe non certo
responsabile di una medaglia d'oro tre
d'argento ok
che non è poco
ma la cosa più interessante
che questi quattro grandi atleti atlete
nel mezzo di loro ce n'è uno che non
poteva sulla carta ottenere niente
perché è arrivato la devastato
fisicamente con un anca da operare una
spalla ad operare
qui posso fare nomi e cognomi perché
ormai diventato un grande amico aldo
montano
ok e aldo non doveva nemmeno gareggiare
prassi come l'altro atleta samele si era
infortunato nella gara a squadre
subentrato con ripeto una gamba che non
permetteva nemmeno quasi di camminare è
una spalla non dite nella sciabola e ha
vinto tutti gli incontri più importanti
portando la nazionale quasi a vincere
l'oro a perdere di pochissimo l'oro
ma questo in virtù del fatto che
lui ha sperimentato più volte
la sensazione che
se riesce a spostare l'attenzione
dal dolore facendo tutta una serie di
cose che ha imparato a fare il dolore
non viene sentito e la prestazione viene
eseguita come se il dolore non ci fosse
quando siamo conosciuti tanti anni fa
nel 2008 lui aveva una lesione a un
polpaccio e di un tendine è riuscito a
vincere i mondiali
senza
avere un tendine l'ortopedico che l'ha
operato la settimana dopo ha detto non è
possibile che tu hai fatto una
competizione senza un tendine
ma la nostra mente vedete questo è molto
interessante è in grado se creiamo delle
suggestioni e qui entriamo un ambito
molto particolare del cambiamento
suggestioni è in grado di creare delle
sensazioni alla mente al corpo che vanno
anche a sostituirsi a lesioni e nella
storia non solo dello sport dell'arte
dei combattimenti della guerra ci sono
tantissimi esempi di questo
quindi vede l'arte del cambiamento per
essere chiara non è qualcosa di solo
freddo schematico che è qualcosa di
molto artistico
e spesso quando si pensa che i
cambiamenti si pianificano solo e
soltanto a tavolino
a me fa un effetto veramente avvertivo
perché il cambiamento si crea
sempre costruendolo su
certe caratteristiche
che inducono al cambiamento mach
alzandolo alla persona sempre comunque
al gruppo quindi adattando sia la
strategia e stratagemmi a persona ma
anche il linguaggio
la relazione perché dobbiamo persuadere
con la persona fare qualche cosa che va
oltre
quello che fino a quel tempo quella
persona fatto
e qui potremmo entrare come si dice in
ambiti ancora più
complessi e anche un po difficili da
spiegare così rapidamente
ma quello che ci tengo a esprimere
questa serata
e che
oggi siamo un periodo dove
i cambiamenti si sono
dimostrate indispensabile
le persone non possono più fare
esattamente quello che facevano prima
sperando che funzioni
oggi siamo in un mondo dove per nostra
sfortuna o per nostra responsabilità
come qualchedun afferma le condizioni
sono profondamente cambiate e
qui si esige proprio la capacità di
analizzare le nostre strategie di
successo
e verificarne la possibilità di
replicazione nel presente o di ri
adattamento
perché in questo momento non si tratta
di cambiare tutto si tratta soprattutto
di adattare alle evoluzioni
finora io ho parlato di cambiamenti
apparentemente magici di cambiamenti
rapidi
ma c'è un altro tipo di cambiamento
quello che sempre al lavoro
la evoluzione
la rivoluzione i sistemi di vivente i
sistemi sociali persino la rivoluzione
dei sistemi cibernetici è un cambiamento
evolutivo costante e se non sappiamo
adattarci a questo non riusciremo a
cavalcare
quello che il mondo evolve e ne
rimarremo come direbbe darvin succubi
vittime per incapacità di adattamento
poi pensate
quasi due anni fa
io sono tornato da una sorta di tournée
nelle americhe
18 giorni dove ho fatto qualcosa come 15
seminari e conferenze in 18 giorni
compresi gli spostamenti tra nord centro
e sud america quindi e ogni giorno
vedevo migliaia di persone dal vivo e
immaginate cosa vuol dire questo
in messico in sudamerica tutti ti
vogliono toccare
torno era esplosa la pandemia 27 di
febbraio
te lo ricordi bene e mentre tornavo ci
sentivamo con i collaboratori
e voi immaginate l'esperienza emozionale
correttiva di chi viene da questo
viaggio e si trova a ricevere le persone
non più dal vivo ma attraverso inter
minale
passare tutte le terapie
che dovevo fare vedendo le persone in
come si dice telemedicina tele terapia
vi posso assicurare che il primo impatto
è stato quello che in clinica si chiama
di realizzazione
va detto sono io o un altro
è la realtà vera vivono film
la cosa che poi è stata straordinaria
che
cominciando a sostenere i dialoghi
terapeutici online
cercando di ottimizzare
quel tipo di comunicazione è venuto
piuttosto naturale spontaneo
cambiare delle modalità comunicative ad
esempio molti ancora si illudono se io
ho una connessione in rete
guardo e si illudono che il mio sguardo
così ci dà con lo sguardo dell'altro
quello che si chiama ge easing il
contatto oculare ma via terminale non
esiste perché lui guardate una
telecamera l'altro guarda la telecamera
se va bene altrimenti nessuno dei due
guarda la telecamera il vostro sguardo
non è congiunto
quindi tradotti in termini di pragmatica
della comunicazione si perde il più
potente effetto suggestivo allo sguardo
e non è un cambiamento da poco
allora l'adattamento deve essere se non
posso usare così tanto lo sguardo nel
creare un'atmosfera suggestiva di
cambiamento cosa posso usare posso usare
la voce
poi i movimenti della testa
e quindi devo ottimizzare l'effetto voce
l'effetto movimenti della testa
e questo ha fatto sì che
devo dirvi naturalmente nemmeno
pensandoci perché poi cambiamenti più
per tanti avvengono in modo spontaneo te
ne accorgi dopo
nell'arco di poco tempo
mi sono reso conto che
quella che mi sembravano aver
realizzazione stava diventando una
realtà completamente nuova
adattiva e funzionale perché poi il mio
grande stupore che pazienti rispondevano
come se fossero davanti a me nello
studio
non abbiamo misurato con mio grande
stupore il primo mese il secondo mese
terzo e il quarto mese che l'efficacia
delle terapie
rimaneva pressoché invariata
magari si riduceva all'efficienza ci
voleva un pò più di tempo ma l'efficacia
invariata
quindi
cosa è stato ciò che ha fatto la
differenza a capacità di cavalcare un
cambiamento per una sorta di attitudine
al cambiamento sviluppata nel tempo
quando abbiamo parlato con stefano
coppini collaboratori di questa cosa
e mi sono chiesto ma come è avvenuto
questo poi mi sono ricordato in una cosa
banale che da più di vent'anni
io facevo già le supervisioni con tutti
gli allievi internazionali noi abbiamo
più di 20 56 di sparse nel mondo dalla
russia al sud america del nord america
ai tutti i paesi europei e che le facevo
già in videoconferenza e fare
supervisione come un po fare terapia
quindi c'era già una sorta di
inconsapevole addestramento
ma questo solo per dirvi che il
cambiamenti evolutivi sono sempre al
lavoro
tutti i giorni non ci rendiamo conto ma
attuali cambiamenti evolutivi sono
quelli più sottili quelli più piccoli
che sembrano banali ma che poi ci
aiutano nei momenti critici
avere la capacità di rispondere in modo
inaspettato per noi stessi ma in modo
adattivo
ora l'altro aspetto fondamentale
dell'arte del cambiamento in senso è
voluto e che
soprattutto nella psicologia della
psichiatria nelle discipline dell'uomo
per decenni si è data troppa importanza
alla coscienza alla cognizione
alla ragione come se tutto dovesse
passare attraverso processi cognitivi
basati sulla coscienza mentre i
cambiamenti avvengono per esperienze
emozionali
quindi percezioni che innescano emozioni
che inondano poi
le cognizioni la coscienza ma che prima
determinano reazioni
per esempio quando noi abbiamo paura si
allerta l'emozione paura che i millesimi
di secondi ci permette di dare una
risposta
se io dovessi pensare prima a scegliere
la risposta arriverà in ritardo di
minuti quindi se inciampo per le scale
mi riprendo in equilibrio non cado
lodevole mozione paura che risponde ai
millesimi di secondo se ci dovessi
pensare cadrai tutte le scale
pertanto
sappiamo anche che se io voglio
innescare dei cambiamenti
devo
emanciparmi dalida che li devo fare
attraverso un procedimento
cosciente ma devo lavorare su quella che
noi chiamiamo educata incoscienza ti
faccio a sperimentare qualcosa che ti
viene finché ti educhi a farlo venire
come vedete questa un'altra prospettiva
decisamente eretica ma che
come la parola jesi significa
possibilità di scelta
ti fa avere la possibilità di scelta
rispetto a teorie e tecniche che si sono
dimostrate sul campo scarsamente
efficaci
mentre lavorare sulle leve emotive che
innescano reazioni
prima immediate incoscienti e poi
coscienti si è dimostrata estremamente
efficace e le neuroscienze moderne ne
dimostrano proprio la dinamica da un
punto di vista proprio
neuronale
biologici quindi non solo psicologico
quindi non voglio te darvi troppo perché
potremmo parlare tutta la notte rispetto
a quello che è il cambiamento a quella
che è l'arte del cambiamento
volendo lasciare un po di spazio
all'interazione con voi che così
carinamente ha gentilmente siete
accorsi in questa sede
quello che voi dovete tenere a mente è
che nulla
può essere fatto senza
considerare che quella cosa cambierà
e pensate quante perturbante questo
perché questo toglie la sicurezza ma
allora non sono sicuro di questo non
sono sicuro e questo noi dobbiamo
imparare a essere sicuri del cambiamento
e imparare a cavalcare il cambiamento
nell'antica filosofia taoista questo
significa impara a cavalcare la tua tiga
grazie
[Applauso]
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