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Non voglio farmi manipolare ... impossibile. Vediamo perché, e come usarlo a fin di bene.

La frase "non voglio farmi manipolare" ignora l'essenza stessa della comunicazione e quindi interazione tra le persone, com...

La frase "non voglio farmi manipolare" ignora l'essenza stessa della comunicazione e quindi interazione tra le persone, come ben insegna Paul Watzlawick nella sua opera "Pragmatica della comunicazione umana".

I messaggi, la comunicazione che inviamo e riceviamo hanno in se elementi di cambiamento, che appunto cambiano uno o più elementi del ricevente; siano questi: l'umore, la risposta empatica, la comprensione, il giudizio, o le azioni.

La comprensione di questo elemento insito nella comunicazione umana deve farci comprendere che  "manipolazione" come viene erroneamente chiamata è un'elemento insito nella comunicazione tra le persone. 

Compreso questo il passo successivo è capire come usarla a fin di bene, questa qualità della comunicazione, ed abbandonare quello che poi ci risulterà un giudizio che potremo poi definire quasi infantile del comunicare.

Tant'è che mi piace far notare che allo stesso significato "manipolazione" attribuiamo significati positivi o negativi, qui di seguito possiamo vedere una foto di un esempio positivo di "manipolazione", ed il piacere che proviamo quando riceviamo una manipolazione gradevole ed efficace come in un massaggio sia esso rilassante o decontratturante, perché ci toglie dolore.

Cosa determina la positività o negativa del senso attribuito? Ovviamente l'intenzione, che appunto non sta nel termine stesso quanto nell'intenzione e nell'interpretazione .

Se ci pensiamo bene il massaggio è una comunicazione "tattile". E quel tipo di comunicazione è praticamente sempre una "manipolazione". Con questo voglio ristrutturare il significato negativo che alcuni attribuiscono a "manipolazione". 

Un esempio di comunicazione che "cambia in positivo" è tutto ciò che ci fa "apprendere", oppure tutto ciò che ci mette di buon umore, e in uno stato potenziante. Anche questo tipo interazione "ci manipola" cioè ci cambia, solo in modo positivo. 

Nella comunicazione verbale, che come abbiamo visto cambia sempre lo stato del ricevente, anche semplicemente per essersi messo in ascolto dando attenzione. Quindi ci è interessante notare che nella comunicazione umana emerge un altro elemento che è quello, più sottile, dell'IMPERMANENZA, cioè che ogni cosa cambia, in continuazione anche per sola interazione con l'esterno, con il mondo, con l'universo, con se stessi.

Quindi il problema è puramente linguistico, di significato. Cioè attribuire un significato "negativo" al termine "manipolazione" in certe modalità della comunicazione che percepiamo come negative interagendo con un altra persona, è un errore di attribuzione di senso alla parola stessa, o meglio è un errore di "Personabolario" (dizionario personale, cioè significato che noi attribuiamo ad una parola).

Cosa usare in alternativa? 

Dipende dal contesto, il mio consiglio è quello di far emergere "COSA NELLO SPECIFICO" vi ha infastidito, non vi è piaciuto di ciò che avete ascoltato piuttosto che "cercare di intuire" le intenzioni, perché potrebbero non essere negative. Magari è stato solo il "MODO" o il "TONO" che vi ha infastidito.

Un altro consiglio è usare il potere delle DOMANDE, e quindi domandare di palesare l'intenzione del vostro interlocutore. Ad esempio chiedendo: "Cosa intendi per ...?" oppure "Cosa vuoi o vorresti ottenere con ...?" in modo da cercare di comprendere (prendere-insieme) le reali intenzioni dell'altra persona.

Questo atteggiamento alternativo vi eviterà di andare in conflitto con l'interlocutore, e vi permetterà di fare delle valutazioni più attente, e approfondite attraverso il potere delle domande.



Parole chiave: Come migliorare la comunicazione, Credenze Strategiche, Distinzioni, Il potere della distinzione, Muscoli Mentali, Percezione,
08/04/2022 terza edizione.
18/02/2022 data pubblicazione seconda edizione.
05/03/2015 Prima edizione

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