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Esempio di linguaggio trasformazionale.

Prima di usare parole a caso, definiamo cosa vuol dire  LINGUAGGIO TRASFORMAZIONALE? Lingu – aggio  = Azione verbale che produce l’atto real...

Prima di usare parole a caso, definiamo cosa vuol dire LINGUAGGIO TRASFORMAZIONALE?

Linguaggio = Azione verbale che produce l’atto reale di far cambiare forma alle cose.

Un esempio di Linguaggio Trasformazionale:
e con questo chiudo
Trasformazione:
e con questo ti sei chiuso

Esempio: 
O Bianco o Nero?
Trasformazione: 
Bianconero.
Gioco di parole per far comprendere che può esistere una terza possibilità che comprenda entrambe.

Quando credi di avere solo 2 possibilità di scelta, e nessuna delle 2 ti soddisfa puoi evitare di scegliere cambiando modo di vedere le cose. Cambiando forma alle valutazioni e interpretazioni cambiamo modo di vedere, o come si usa dire non sono le cose che sono cambiate intorno a noi ma i nostri occhi (come le vediamo). E’ sempre il nostro modo di vedere che LIMITA LA FORMA.

Quindi cambiando l’interpretazione anche delle situazioni, possiamo aprire alla nostra mente molte possibilità di scelta.

 

Spiegazione Etimo TRAS-FORMA-ZION-ALE

È una parola composta da “TRAS+FORMA” + ZION+ALE.

TRAS = al di là
FORM = figura

Quindi TRASFORMA significa “far cambiar aspetto, figura alle cose”

ZION
è un suffisso (da sub-figgere: collocare immediatamente dopo)

indica l’atto (aZIONe) espresso dal verbo

ad esempio: l’atto del costruire (verbo) è la costruzione.
Nel caso specifico la Trasformazione è pertanto l’atto finale del trasformare.

O detta in modo etimologico:
la trasformazione è l’atto finale del far cambiare aspetto alle cose.

ALE

che deriva da un sostantivo

Sostantivo deriva da Substantia che significa “Sostanza” inteso come realtà cioè qualcosa di reale, ad esempio: Aziendale vuol dire che deriva da Azienda.
Però ALE: è un suffisso aggetivale,
suffisso: cosa collocata immediatamente dopo sub-figgere)
aggettivale (cioè aggiunge qualcosa che deriva da un sostantivo cioè da qualcosa di reale)

In sintesi, detta in modo etimologico:
LINGU+AGGIO TRAS+FROMA+ZION+ALE
l’atto della lingua (per esprimere pensieri e sentimenti)
In lingu-aggio pare che AGGIO derivi dalla desinenza latina ATICUS (ATICO in italiano)
per capire come questa veniva usata possiamo vedere la parola SELVATICO che deriva dal latino silvaticus, solo che nel caso specifico AGGIO indica qualcosa “che deriva dal tema di un verbo, quindi da una azione e non da un sostantivo (sostanza reale)

l’atto (zion) reale (ale) di far cambiar aspetto (tras), figura alle cose (forma).

 

Approfondimenti:

Possibili differenze tra i suffissi AGGIO e ATICO

Linguaggio = Azione verbale che produce l’atto reale di far cambiare forma alle cose.

che produce (o vuol produrre) l’atto (l’a-zion-e) reale (re-ale) di far cambiare (tras=andare al di là) forma alle cose.


Commenti Recuperati

Gianni il 2020-09-14 alle 09:23 

Io sono perfettamente d’accordo che le situazioni debbano essere valutate da più prospettive, nonostante ciò quando subentra la rabbia non riusciamo a essere razionali e ad analizzare il problema.


Luca formazione.divento.it il 2020-11-05 alle 19:34 

In tal caso consiglio un bel libro:
EMOZIONI DISTRUTTIVE
Liberarsi dai tre veleni della mente: rabbia, desiderio e illusione
di: Dalai Lama e Daniel Goleman.

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