Premessa, anche se sono un grafico professionista, sono fortemente auditivo perché la mia modalità di pensiero è sentire la mia voce interna...
Premessa, anche se sono un grafico professionista, sono fortemente auditivo perché la mia modalità di pensiero è sentire la mia voce internamente. Sono uno di quelli che ha la radiolina sempre accesa in testa. Quando penso non vedo immagini o film.
Quindi come fare a fare le famose Visualizzazioni di cui parlano tanto i libri di formazione?
In primo luogo ho appena scoperto perché non riuscivo a farle! E Davvero non riuscirci per me era il colmo, perché so essere molto creativo nella grafica, anche se dispongo di pochi riferimenti so diventare super preciso nel prendere un progetto e portarlo a compimento con soddisfazione. Ma non combinavo di capire come funzionavano queste tanto celebrate Visualizzazioni. Ora ho capito finalmente perché!
L'ho capito leggendo una piccola frase di Stephen Covey. E da questa esperienza capisco ancor di più perché Anthony Robbins afferma quanto sia importante leggere tantissimi libri, lui negli anni 80 ne aveva letti a detta sua più di 700, perché non puoi sapere in quale libro, in quale frase troverai le parole come come delle chiavi ti fanno accedere a nuove consapevolezze.
Detto ciò la lettura di un libro di Stephen Covey mi ha suggerito di guardare come creano gli artisti i loro progetti. E cavolo la soluzione ce l'avevo proprio sotto il mio naso, e proprio perché ce l'avevo così vicina paradossalmente non riuscivo a vederla.
Ecco come lavoro io.
Personalmente ho bisogno di molte informazioni, in PNL (programmazione neuro linguistica) verrei definito MICRO CHUNCKS (micro pezzetti cioè micro dettagli), cioè per fare analisi ho bisogno di avere quante più informazioni dettagliate per creare un ottimo progetto di grafica. Anzi ho la sicurezza di affermare che se ottengo le informazioni di cui ho bisogno sono certo di soddisfare i gusti del committente e comunicare al mercato di riferimento con efficacia evocando i giusti stereotipi.
Per questo ritengo fondamentale effettuare una intervista al committente relativamente a ciò che si aspetta, ai suoi gusti, stereotipi, risorse ecc... Intervista che viene preparata e strutturata prima. Se l'intervista è ben fatta l'analisi è quasi completamente fatta. Poi resta di analizzare il mercato di riferimento, la concorrenza, il tipo di comunicazione, eccetera. Tutto ciò fa parte della cultura di un buon grafico pubblicitario. Maggiore è la sua cultura a riguardo e maggiore è il suo valore sul mercato.
Ok detto questo mi è di colpo apparso chiaro che per crearmi una buona visualizzazione ho bisogno di molti dettagli.
Altre persone lavorano diversamente gli bastano pochi dettagli e poi viaggiano a vista passo per passo.
Io invece sono per la progettazione prima della azione. Per questo mi risultava praticamente impossibile crearmi delle visualizzazioni senza possedere analiticamente, magari su uno schema scritto, i dettagli di cosa dovevo visualizzare.
Quindi non devo far altro che: intervistarmi!
E reperire, cercare le informazioni relative alla visualizzazione che voglio crearmi.
Poi matita alla mano e foglio bianco posso prima trasferirla su carta e volendo con mouse e computer ricrearmela sul monitor ;-).
Ora posso usare la stessa strategia che utilizzo per creare i progetti di grafica per creare potenti visualizzazioni per indirizzarmi verso obiettivi futuri sempre più definiti e soddisfacenti.
Parole chiave: come migliorare, Grafica, il potere della visualizzazione, micro dettagli, PNL, scienza delle neuro associazioni, Stephen Covey, visualizzazioni.
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