Da un po' di giorni mi pulsa l'occhio. Così decido di andare su internet, nella grande enciclopedia mondiale che è il web, ad i...
Da un po' di giorni mi pulsa l'occhio. Così decido di andare su internet, nella grande enciclopedia mondiale che è il web, ad informarmi, perché la malattia teme più di tutto la conoscenza.
Cosa c'entra questo con il copywriting? Seguimi e lo scoprirai.
Cerco "mi pulsa l'occhio" e trovo su un sito web la domanda di un utente sull'argomento e la relativa risposta di un medico. Non ho potuto fare a meno di notare come questa è stata scritta.
Il netizen scrive...
Battito palpebra
Mi batte la palpebra sinistra da circa una settimana con frequenza giornaliera, non soffro né di allergie né di congiuntivite. Cosa può essere?
grazie
Il dottore risponde.
Carissima,
NULLA DI PREOCCUPANTE!!!!!!!
Sicuramente una visita oculistica servirenbbe a tranquillizzarsi,anche se non credo si debba preoccupare!!
Questi fenomeni sono Miocloni palpebrali ovvero contrazioni involontarie brevi e improvvise, singole o multiple di gruppi muscolari che possono avere varia topografia(assiale, prossimale, distali).
Le mioclonie palpebrali appunto sono scosse palpebrali spesso associate a scatto degli occhi verso l’alto e raramente con retropulsione della testa (senza assenze). Questo pattern può essere associato ad una turba di coscienza (con assenze). I pazienti hanno fotosensibilità.
Solo nel caso in cui ci sono assenze il fenomeno deve essere valutato dal punto di vista neurologico altrimenti di solito si accompagna a stress psicofisico!
Quindi il miglior consiglio è di rilassarsi di più,di limitare lo stress(cosa quasi sempre impossibile visto spesso la costituzionalità predisponte dell'individuo!!!)e di fare una migliore vita!Mi consulti pure per qualsiasi chiarimento!
Un caro saluto.
Dott. D. XXXXX
COME MIGLIORARE QUESTO TIPO DI COMUNICAZIONI?
Premetto, non ho fatto studi classici, tuttavia occupandomi di comunicazione visiva ed avendo lavorato per anni gomito a gomito insieme a copywriter cioè professionisti e professioniste della scrittura posso indicare dei suggerimenti utili per migliorare questa tipologia di comunicazioni online.
Detto ciò caro Dottor D., son certo che lei è un bravissimo dottore, ed ha tutto il mio apprezzamento e stima, perché ha donato del tempo per dare una risposta alla domanda di un utente internet.
Annamaria Testa nel suo libro: Farsi capire. Comunicare in modo efficace, interessante, persuasivo. ci insegna quanto sia importante scrivere in modo chiaro, breve, semplice, efficace.
Vediamo nello specifico di analizzare prima e successivamente migliorare le frasi del Dottor. D che ho preso solo come esempio.
Il Dottor. D. scrive:
NULLA DI PREOCCUPANTE!!!!!!!
- In internet il maiuscolo e i punti esclamativi significano
urlare.
- Quando cerchiamo di negare qualcosa di negativo l'effetto è in ogni caso quello di aver fatto comunque pensare alla cosa negativa in se. In comunicazione questo viene spiegato con il semplice e famoso esempio: se ti dico di non pensare all'elefante, a cosa hai pensato? All'elefante, ovvio. Quindi se affermiamo: "Nulla di preoccupante", cosa abbiamo proiettato? All'idea di preoccuparsi anche se poi abbiamo cercato di renderla negativa.
Il Il Dottor. D. continua con:
Sicuramente una visita oculistica servirebbe a tranquillizzarsi, anche se non credo si debba preoccupare!!
Ho evidenziato in rosso e con il sottolineato le parti problematiche di questa frase.
Perché sono problematiche?
- Perché Il Dottor D. aveva iniziato ad usare termini positivi come
"tranquillizzarsi", purtroppo poi ha continuato con una formula negativa ed
esclamativa "non credo si debba preoccupare!!" rovinando l'effetto
positivo.
- L'uso di "Anche se" in parte nega il significato della frase positiva precedente, meglio
evitarlo.
- Una ottima abitudine di comunicazione positiva efficace è quella di evitare
l'uso del NON. Perché? In primo
luogo sempre per il motivo relativo a "Non pensare all'elefante". In secondo
luogo perché un errore classico di percezione della mente è proprio quello di
"NON" percepire il "non".
- Si impersonale: va usato con maggiore attenzione perché può avere il difetto di creare distanza e poca
precisione del soggetto della frase.
- "debba preoccupare!!" Chiudere la frase con "debba preoccupare" con 2 punti esclamativi, può essere percepito quasi come un imperativo.
Il Dottor D. continua scrivendo una serie di tecnicismi, ovviamente comprensibili solo agli addetti ai lavori, utili per chi volesse approfondire l'argomento.
Questi fenomeni sono Miocloni palpebrali ovvero contrazioni involontarie brevi e improvvise, singole o multiple di gruppi muscolari che possono avere varia topografia (assiale, prossimale, distali).
Le mioclonie palpebrali appunto sono scosse palpebrali spesso associate a scatto degli occhi verso l’alto e raramente con retropulsione della testa (senza assenze). Questo pattern può essere associato ad una turba di coscienza (con assenze). I pazienti hanno fotosensibilità.
Come girare le frasi per rendere più facilmente comprensibili a tutti?
Annamaria Testa nel suo libro "Farsi Capire" spiega l'importanza di una
comunicazione semplice e corretta. In tal senso io proporrei al dottor D. di
togliere i tecnicismi, al massimo di metterli come approfondimenti aggiungendo dei links dove poter andare a reperire ulteriori informazioni.
Ecco un
esempio pratico:
Queste sono contrazioni involontarie, brevi e improvvise, singole o multiple, di gruppi muscolari che possono comparire in vari punti della palpebra.
Approfondimenti: le contrazioni involontarie vengono chiamate in gergo tecnico con un'unica parola: Miocloni. Parola apparentemente complicata, formata da Mio + Clono, dove Clono deriva dal greco klónos che vuol dire appunto "movimento inconsulto, involontario".
L'importanza dell'uso delle VIRGOLE.
Vorrei anche far notare la quasi totale mancanza di virgole, purtroppo, spesso così trascurate, eppure, facilitano tantissimo al lettore la comprensione di ciò che gli abbiamo scritto.
• Le citazioni senza soggetto e complemento oggetto; le cose date per scontate che scontate e conosciute invece non sono. Quando D. dice "(senza assenze)", di chi? Di che cosa? Solo lui e pochi altri forse lo comprendono.
• In PNL (Programmazione Neuro Linguistica), una cosa che viene appresa presto è l'effetto delle cancellazioni nella comunicazione. Ecco un esempio quando D. dice "I pazienti hanno fotosensibilità". Quali pazienti? Tutti i pazienti che hanno pulsazioni alle palpebre? Perché hanno fotosensibilità?
D. prosegue con i tecnicismi e le cancellazioni, quando usa il termine "questo pattern". Quanti nella popolazione italiana conoscono la parola pattern? Secondo me meno del 10%.
Per accertarsi di questo, esistono dei software con i quali è possibile verificare la comprensibilità del testo. Ad esempio su word c'è una funzione a riguardo. Per essere compresi, abbiamo il dovere di semplificare e rendere quanto più larga possibile la comprensione. Per rendere il testo più comprensibile al posto di "questo pattern" è possibile usare: "questo schema".
Poi il nostro caro D. forse causa la fretta, scrive:
...Turba di coscienza (con assenze)...
E questo mi fa pensare a: "Come se fosse antani?" Perché ricordiamoci che il ricevente del messaggio è sempre l'altro. Quando scriviamo in risposta a qualcuno il messaggio è per lui. Evitiamo di scrivere a noi stessi e ricordiamoci che l'altro non ha né la nostra cultura né le nostre stesse conoscenze.
D. continua con:
Solo nel caso in cui ci sono assenze il fenomeno deve essere valutato dal punto di vista neurologico altrimenti di solito si accompagna a stress psicofisico!
Di nuovo, compare il termine "assenze", D. da per scontato che il lettore conosca il significato, a cui lui si riferisce, ma inespresso. Mancano ancora le virgole e continua con l'uso del si impersonale.
Quindi il miglior consiglio è di rilassarsi di più,di limitare lo stress(cosa quasi sempre impossibile visto spesso la costituzionalità predisponte dell'individuo!!!)e di fare una migliore vita!
Qui faccio una piccola nota in stile PNL: migliore rispetto a chi o a cosa?
Impossibile per chi?
A mio avviso D. era partito bene in questa
frase, peccato la precisazione tra parentesi.
Mi consulti pure per qualsiasi chiarimento!
Caro D., come ho scritto sopra, sono certo che lei è un bravissimo dottore, ed ha il mio apprezzamento, e stima, perché ha donato del tempo per dare una risposta alla domanda di un utente in rete.
Da esperto di comunicazione il miglior consiglio che posso darle è di leggere il libro di Annamaria Testa: Farsi capire. Comunicare in modo efficace, interessante, persuasivo..
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