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Alza gli occhi

Il cartello qui sotto ha buone intenzioni, e difetta nell'arte della comunicazione. Vediamo perché. buone intenzioni con pessime ...

Il cartello qui sotto ha buone intenzioni, e difetta nell'arte della comunicazione. Vediamo perché.

buone intenzioni con pessime comunicazioni

Siamo così INTRISI della cultura del dire cosa non fare, del cosa evitare, (stare lontano da) piuttosto che indicare cosa fare (andare verso a) che anche quando diamo i consigli è come se dicessimo se vuoi andare dal GELATAIO NON ANDARE DAL FORNAIO.

Che cosa si nota di più visivamente del messaggio qui sopra? "NON AVERE PAURA!"
Questo è il messaggio più accentuato. E come ogni frase negativa, fa pensare comunque alla cosa che si vuole evitare invece di indicare con forza (accentuandolo) la parte positiva (che si possono vedere più stelle).

Qui di seguito ecco come l'avrei scritta:

Se stai passando un periodo buio,
alza gli occhi,
perché più è buio e
PIÙ STELLE VEDRAI.

"alza gli occhi" è uno stratagemma utile sia per coloro che piangono (è più difficile piangere tenendo lo sguardo verso l'alto) sia per chi sta depressando. Infatti colui che si sente "depresso" per esserlo deve mettere in atto tutta una serie di comportamenti, posture e pensieri. Dato che la postura influenza la mente quando la mente influenza la postura, è molto più difficile generare pensieri negativi tenendo lo sguardo verso l'alto piuttosto che verso il basso.

"perché" l'uso del perché Robert Cialdini ci insegna nel suo libro sulla persuasione è un potente strumento per ottenere l'accettazione di una richiesta (nel caso specifico: alza gli occhi). Da test fatti le richieste corredate da un perché ottengono una percentuale di accettazione molto più elevata rispetto alle richieste prive di un perché, anche quando il perché non aggiunge nulla alla richiesta stessa.

L'accento grafico è su "PIÙ STELLE VEDRAI" quindi sulla ristrutturazione dell'idea del buio.

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