Quando l'impresa è consapevole che i suoi risultati dipendono da decisioni e da scelte altrui, da modifiche di comportamenti di altri s...
Quando l'impresa è consapevole che i suoi risultati dipendono da decisioni e da scelte altrui, da modifiche di comportamenti di altri soggetti, allora si concreta un ruolo e una funzione di comunicazione che coordina e gestisce una serie molto aperta di interazioni.
[omiss.]
Un semplice messaggio pubblicitario per segnalare e promuovere un prodotto o un servizio arriva nello stesso tempo a potenziali consumatori e ad altri non Consumatori che però interagiscono e influenzano i nostri consumatori.
Tutti partecipano a questo gioco di scambio e la comunicazione di impresa non può non tenere conto di tutti gli interlocutori interni ed esterni e deve dare a tutti lo stesso peso. Nella comunicazione di un'impresa i ruoli, le posizioni delle fonti cambiano costantemente: chi riceve un messaggio, chi ascolta, a sua volta lancia un messaggio che deve essere conosciuto e ascoltato. Per questo appare talvolta quasi impossibile separare l'informazione unidirezionale dalla comunicazione a due vie perché la nostra società partecipa, interagisce, scambia.
La mera persuasione, tutto quello che più o meno in modo occulto viene proposto per condizionare, viene rifiutato.
La verità, la trasparenza, la sincerità, la non manipolazione sono le condizioni di base per comunicare con efficacia.
L'impresa che comunica agisce per essere ascoltata, compresa da altri soggetti; per raggiungere i suoi obiettivi deve esprimersi con coerenza.
[omiss.]
Tratto da: "Attilio Consonni - L'impresa che comunica".
Luca: (Il grassetto e le sottolineature sono mie) Queste parole sono state scritte più o meno nel 1999, e risultano di grande attualità ancora oggi che le persone hanno sempre più strumenti per scambiarsi informazioni su internet attraverso i vari social network come Facebook, Youtube, Buzz, Twitter, Forum e Blog. Il consumatore si informa sempre di più in rete sui prodotti e sulle imprese. Più trasparenti e sincere sono le imprese e meglio gestiscono la propria reputazione online e meglio vengono accettate dalla comunità. Inoltre sempre più avranno successo le imprese che uniranno forti valori sociali alla loro azione d'impresa nella comunità stessa.
Per quanto riguarda il libro, a mia visione è abbastanza accademico, molta teoria e nessuna pratica. Molto buono per avere una visione d'insieme della Comunicazione nei mezzi tradizionali. Superato in certi contenuti considerando che 11 anni di comunicazione su Internet hanno portato molte evoluzioni. Ma conoscere la storia e le nozioni di base è sempre importante.
Attilio Consonni, milanese, si è laureato nel 1962 con una tesi in "Organizzazione internazionale e Diritto comunitario" alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano.
Attualmente è presidente di Assobibe (Associazione italiana tra gli industriali delle bevande analcoliche) e rappresenta il settore a livello europeo nel Comitato Comunicazione dell'Unesda.
Per trentacinque anni è stato responsabile delle Relazioni Esterne nella divisione per il Mediterraneo centrale della The Coca-Cola Company.
Nel corso degli anni ha ricoperto prestigiosi incarichi: segretario e presidente della Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana); presidente della Cerp (Confederazione europea di relazioni pubbliche, Bruxelles) di cui fanno parte le associazioni professionali di ventun paesi europei; amministratore dell'Ente Piccolo Teatro-Teatro d'Europa dal 1967 al 1989.
Autore di saggi monografici e di testi sulle relazioni pubbliche e sulla comunicazione d'impresa, con esperienze in corsi a livello universitario, la parti del gruppo dei docenti del Master di Relazioni Pubbliche dell'Università italiana di Lugano.
Tratta sempre dal libro di: "Attilio Consonni - L'impresa che comunica".
Parole chiave: Comunicazione, Libri.
07/11/2021 data pubblicazione seconda edizione.
14/08/2010 Prima edizione
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