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La questione non è il COSA, quanto il COME.

Quanti di voi hanno avuto degli insegnanti pessimi, incapaci o noiosi, e altri fantastici, interessanti, appassionanti, simpatici, bravi? Io...

Quanti di voi hanno avuto degli insegnanti pessimi, incapaci o noiosi, e altri fantastici, interessanti, appassionanti, simpatici, bravi?

Io avendo cambiato classi e scuole, li ho avuti più volte nella stessa materia, pertanto mi era chiaro che il problema non era la materia.

Lo stesso mi è capitato per i libri, sulla stessa materia ho trovato libri pessimi, noiosi, mal scritti, e libri fantastici.

La questione pertanto in genere non è il COSA, quanto il COME.

Ecco un alcuni esempi:

Ho avuto 2 insegnanti di francese:

  • una Professoressa brava di Francese, determinata e appassionata.
  • Anni dopo ho avuto un Professore incapace di Francese, inutilmente serio, severo, ombroso, incazzoso.

Ho avuto vari professori di Italiano, tra i quali:

  • una Professoressa incapace, stizzosa, permalosa e vendicativa.
  • un Professore incapace, con a mio avviso seri problemi psicologici, e vendicativo.
  • una Professoressa fantastica, solare, allegra, simpatica.

In inglese anche ho avuto più professori e professoresse.
Una Professoressa in particolare laureata in legge e non in lingue, che insegnava inglese a causa di una delle tante leggi porcate all'italiana, particolarmente annoiata, spocchiosa, vendicativa, probabilmente delusa dalla vita e dai suoi risultati riversava la sua frustrazione sugli alunni. 

Questa persona mi aveva talmente disgustato che avevo associato questa negatività all'inglese stesso. Solo molti anni dopo mi sono accorto che l'avversione che avevo verso l'inglese era dovuto a questo, separando nettamente ed in modo distinto le due cose. 

Ora apprezzo l'inglese, e continuo (giustamente) a disprezzare quella professoressa che tanti danni a mio avviso ha fatto nel suo lavoro.

E dulcis in fundo per quanto riguarda il ballo, consiglio sempre, sempre, sempre, di provare più insegnanti, perché vi da la possibilità di trovare quello che fa per voi, quello con cui vi trovate a vostro agio, che vi trasmette passione, perché apprezzerete il suo modo di insegnare.

L'insegnamento risente della Empatia, se entrate in risonanza con una persona, se a pelle vi sta simpatica e più probabile che apprezzerete quello che insegnerà perché apprezzerete come insegnerà.

Purtroppo per quanto riguarda la scuola i bambini non possono scegliere, si ritrovano dei "maestri", insegnanti, e non è detto che scatti questa empatia. La differenza in questo caso è che l'adulto economicamente indipendente se vuole, può scegliere, un'altra scuola, un altro insegnante o cercarsi delle lezioni private migliori. 

Ad un bambino invece se non gli va a genio l'insegnante, deve vivere la frustrazione di tenerselo. 

In questo caso il problema non viene visto come relazionale, il problema viene indicato dagli adulti, dall'insegnante come se il bambino ha qualcosa che non va. 

IPOCRISIA!

Chiudo con due fantastici aforismi:


Il ballo non è una questione di passi, ma quello che si mette tra un passo e l'altro.
Pierre Dulaine


Non è Cosa fai, ma Come lo fai.
Oliver Pineda


Parole chiave: Credenze Strategiche, Educazione, Il potere della chiarezza, Il potere della distinzione, Imparare
01/02/2022 data pubblicazione seconda edizione.
23/05/2013 Prima edizione

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