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Tutti i Pensieri sono Domande consce o inconsce, quindi anche tutto il linguaggio interno.

"Tutti i pensieri sono domande consce o inconsce, quindi anche tutto il linguaggio interno." Questa intuizione ...

"Tutti i pensieri sono domande consce o inconsce, quindi anche tutto il linguaggio interno."

Questa intuizione e appunto che mi sono preso nel 2015 apre una prospettiva che può cambiare il modo in cui ci rapportiamo ai nostri pensieri. Perché è come scoprire che quello che credevamo fosse un monologo interiore è in invece un continuo gioco di domande e risposte. 

È come se il nostro cervello fosse un bambino di cinque anni che non smette mai di chiedere "perché?", solo che lo fa in modo molto più sofisticato e spesso senza che ce ne rendiamo conto.

Come le domande cambiano la nostra attenzione.

Le domande cambiano ciò su cui ci focalizziamo. Questo principio è semplice e potente allo stesso tempo. Quando formuliamo una domanda, la nostra mente automaticamente si orienta verso la ricerca di una risposta, spostando l'attenzione su aspetti specifici della realtà.

Se sei auditivo come me, cioè se quando pensi senti la tua voce interiore, una buona pratica potrebbe essere quella di registrare le domande. Questo strumento pratico ci aiuta ad analizzare i propri schemi mentali mentre li riascoltiamo, trasformando un processo interno in qualcosa di concreto e "osservabile" o riascoltabile.

Il potere del "come" nella risoluzione dei problemi

Considerando il fatto che i pensieri possano essere domande suggerisco di orientarsi verso l'uso del "come" al posto del "perché" se l'intento è cercare soluzioni rispetto a cercare la comprensione su ciò che stiamo pensando. 

Perché quando chiediamo "come posso risolvere questo?" invece di "perché mi succede questo?", creiamo un cambio di prospettiva immediato. Il "come", ripeto, ci fa concentrare sulla soluzione e non sul problema.

Questa distinzione è fondamentale: il "perché" spesso ci porta a rimuginare sulle cause, mentre il "come" ci orienta verso l'AZIONE costruttiva. È questa semplice cosa può fare una grande differenza, cioè la differenza tra rimanere bloccati nel passato o muoversi verso il futuro.

I presupposti nascosti nelle domande.

Ci dobbiamo ricordare sempre che le domande prevedono dei presupposti. Se rispondiamo a una domanda vuol dire che avalliamo i suoi presupposti. Questo aspetto richiede particolare attenzione perché spesso accettiamo inconsapevolmente delle premesse che potrebbero essere limitanti o errate.

Facciamo un esempio pratico: quando ci chiediamo "perché faccio questo?" o "perché mi comporto così?", stiamo già accettando il presupposto che il nostro comportamento necessiti di una giustificazione. Già fare la domanda e rispondere a quella domanda avvalora che i presupposti che abbiamo dovuto creare e/o accettare per pensare a quella domanda.

Una domanda strategica: "Cosa c'è di buono in questo?"

Un'ottima domanda che consiglio di usare è: "Cosa c'è di buono in questo?". Questa formulazione ha il vantaggio di orientarci automaticamente la nostra mente verso gli aspetti positivi e le opportunità di crescita, anche nelle situazioni più difficili.

Questa domanda funziona come un filtro percettivo che ci aiuta a trovare risorse e possibilità dove prima vedevamo solo problemi. Non nega la difficoltà della situazione, semplicemente ci invita a cercare anche gli elementi costruttivi.

Costruire una collezione di domande efficaci!

Farsi una collezione delle domande che si fanno le persone che riteniamo efficaci, questa sì può diventare una risorsa strategica per il proprio sviluppo personale e professionale.

Osservare e raccogliere le domande che utilizzano le persone che ottengono risultati significa creare un vero e proprio arsenale di strumenti mentali. 

Ogni domanda è come uno strumento specifico: alcune servono per analizzare, altre per motivare, altre ancora per trovare soluzioni creative.

La pratica di collezionare domande efficaci ci permette di ampliare il nostro repertorio mentale e di avere sempre a disposizione l'interrogativo più efficace per ogni situazione. 

È un investimento nella qualità del proprio dialogo interno e, di conseguenza, nella qualità della propria vita. 

Quindi in definitiva poniamo molta più attenzione alle domande.



Primi appunti presi il 2015-01-29
Scritto il 02/08/2025

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