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Abbiamo più termini negativi che positivi nel linguaggio. 5 Modi per correggerci.

Perché è importante ricordarci che ogni volta che comunichiamo dobbiamo fare lo sforzo di scegliere termini positivi rispetto a quelli negat...

Perché è importante ricordarci che ogni volta che comunichiamo dobbiamo fare lo sforzo di scegliere termini positivi rispetto a quelli negativi? Perché da studi fatti pare risultare che ci siano 2/3 di termini negativi nella maggior parte delle lingue parlate e solo 1 terzo positivo.

Se fosse confermato risulterebbe anche semplicemente statisticamente più probabile scegliere termini negativi rispetto a quelli positivi. Come invertire questa probabilità e combattere la diffusione della negatività. 

Ecco 5 modi pratici per correggerci.

  1. Per prima cosa ricordiamoci di scegliere termini positivi, lo so sembra ovvio, tuttavia nel tempo apprendiamo sempre più quando sia importante ricordare anche l'ovvio, perché la ripetizione è la maestra delle capacità.

  2. Per secondo, evitiamo di usare il NON, piuttosto scegliamo frasi completamente negative invece di negativizzare affermazioni attraverso il NON.

  3. Usiamo l'IRONIA contro la negatività perché ha una forza oltremisura.

  4. Le persone a cui vogliamo bene chiediamo di correggerci quando usiamo parole negative anche come INTERCALARI. Un esempio è il NO usato come intercalare alla fine delle frasi usato in modo interrogativo. Come correggerci? Chiedendoci ogni volta con un sorriso: Sì o No?
    Questa strategia è davvero molto potente perché loro aiutandoci a correggerci inizieranno a correggere anche loro stessi. 

  5. Un altro modo per combattere la negatività nella comunicazione e RECUPERARE i significati originali di parole che sono state fatte diventare intese solo nella loro eccezione negativa.

La diffusione dei termini negativi mi ricorda la rappresentazione del Nulla, cioè del male, fatta nel film la storia infinita, la negatività (rappresentata purtroppo da un lupo nero, poveri lupi neri, se amati sono buoni tali e quali a quelli bianchi) si impadronisce di tutto il reale. E la sconfitta della negatività, del nulla nel racconto che avveniva dando un nuovo nome alla imperatrice.

Per me è una bella metafora, e bisognerebbe dare nuovi significati alle parole alle quali attribuiamo un senso negativo. Così la negatività non avrebbe il sopravvento nel linguaggio. :-)

Immaginiamoci un linguaggio fatto da 2/3 di termini positivi e 1/3 di termini negativi. Avremmo ribaltato le sorti della battaglia tra bene e male insita nel linguaggio. ;-)

Adesso che ci penso i giovani Goriziani che dicevano con ironia Male per dire Bene erano forse inconsapevolmente Rivoluzionari.


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