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E poi circa 25 anni fa BOOOOOM! La mia velocità di lettura è praticamente ESPLOSA!

Ci tengo a raccontarvi una storia: la mia. Come sono passato da essere una schiappa nella lettura a diventare un Audio Video L...

Ci tengo a raccontarvi una storia: la mia. Come sono passato da essere una schiappa nella lettura a diventare un Audio Video Lettore estremamente veloce. E come ho scoperto, dopo oltre vent'anni, che il metodo che mi sono inventato è scientificamente solido.

Da schiappa a esperto.

Una volta ero davvero una schiappa: forse non leggevo neanche un libro all'anno. Poi, circa 25 anni fa, BOOOOOM! La mia velocità di lettura è praticamente esplosa!

Come sono diventato, senza corsi, da solo e a modo mio, un Audio Video Lettore estremamente veloce? E perché mi ostino a definirmi così invece che semplicemente "lettore veloce"?

La risposta è semplice: più di vent'anni fa, smanettando al computer, ho capito come usare delle tecnologie per Audio Video Leggere molto velocemente. Potreste dirmi: "Ah, ma allora è il computer che legge e tu ascolti?" Sì e no. Dovrei spiegarvi tutti i vantaggi della tecnica che mi sono inventato unendo più competenze acquisite all'epoca.

Cercate di capire lo shock: sono passato da leggere forse un libro all'anno a leggerne moltissimi. Da guardare video a 1x a guardarli a 2,5x – più di vent'anni fa, quando il 2,5x non esisteva su YouTube. Cercate di capire il cambio di paradigma e di vita che è stato per me diventare un Audio Video Lettore estremamente veloce.

La scoperta di essere "auditivo".

Vi faccio una domanda, siate sinceri: quanti di voi, quando vi facevano leggere a voce alta a scuola, avrebbero preferito scavare una buca sotto al banco e sotterrarcisi? Io ero tra quelli che, quando la maestra diceva di voler far leggere qualcuno, si mimetizzava con l'astuccio o avrebbe voluto nascondersi sotto la sedia.

Leggere – anche "a mente", con gli occhi – per me era molto faticoso. Ci sono voluti più di vent'anni per scoprire il perché. L'ho capito studiando come funzionava la comunicazione umana interna. Scoprii ciò che per me era ovvio ma invisibile: io pensavo "auditivamente" e non visivamente, come fa la maggioranza delle persone.

Molti di voi pensano in modo visivo: vedete immagini. Io penso sentendo la mia voce all'interno, come una radio sempre accesa che parla incessantemente. Silenzio? Praticamente mai nella mia testa.

Questa differenza, per me, è stata enormemente importante. È una di quelle cose che, quando la comprendi e capisci come usarla e assecondarla, cambia tutto.

A scuola ero un piccolo Luca "auditivo" in mezzo a una maggioranza di persone visive. Leggere sia a voce alta che a mente mi riusciva male. E credevo di fare pena anche con la memoria.

I ricordi scolastici e il rischio delle credenze limitanti.

Ho pochi ricordi delle elementari. Una volta portai il pallone da calcio e dimenticai la cartella a casa. Che figura! Eppure non ho un brutto ricordo di quello, perché a ricreazione vincevo sempre tutte le partite.

Invece ho un pessimo ricordo di quando fui interrogato e dovetti ripetere a memoria una poesia (che ammetto studiai pochissimo perché mi annoiava): dopo tre parole mi bloccai, non riuscivo a ricordare più nulla. Ricordo quella terribile sensazione di vergogna associata all'incapacità di ricordare. Oggi saprei come impararla a memoria velocemente divertendomi.

Però mi chiedo: quanto male può fare una forte associazione emozionale del genere se non viene gestita correttamente? Perché se quella esperienza emozionale si radica, può diventare una credenza che intacca ciò che crediamo di poter fare o non riuscire a fare.

Non è che io non ero capace di leggere bene o memorizzare in modo efficace, semplicemente non lo ero ancora, e non avevo ancora scoperto come farlo a modo mio, cioè nel modo in cui risulta più efficace, comodo e divertente per me.

In ogni caso all'epoca ero una schiappa nel leggere e memorizzare, ma non ero una schiappa in tutto: ero forte a calcio, in matematica e nelle materie tecniche e scientifiche. A dodici anni facevo break dance e giravo sulla testa. Alle superiori, al Fermi, avevo l'unico 10 in ginnastica di tutto l'istituto, e l'insegnante era l'istruttore severissimo di ginnastica artistica dell'UGG.

Da queste premesse nulla avrebbe fatto presagire che da adulto sarei diventato un lettore veloce, esperto nelle tecniche di memorizzazione (che uso solo quando necessario) e avrei insegnato e migliorato tecniche di lettura veloce e memorizzazione.

Prima mi descrivevo così: "Ero una schiappa". Poi la vita, attraverso esperienze rigeneranti, mi ha portato a intuizioni che hanno sgretolato quelle convinzioni limitanti e provocato veri e propri cambi di credenza.

La musica mi ha aiutato.

Cosa mi ha fatto cambiare? La musica. La musica mi ha aiutato tante volte.

Molti anni fa ero un giovane e promettente chitarrista elettrico virtuoso: suonavo sestine a 142 bpm come Paul Gilbert dei Mr. Big (sono 852 note al minuto, una bella smitragliata di note). All'esame del secondo anno dell'Accademia Musicale Lizard suonai tutto Pull Me Under dei Dream Theater, assoli compresi.

Mi proposero di insegnare, continuando a formarmi perché ero tecnicamente bravo ma avevo ancora delle lacune. Risposi di no perché non mi sentivo ancora abbastanza bravo, cioè continuavo a non credere di essere ancora abbastanza (vedete come remano contro le credenze limitanti?).

Però la consapevolezza di saper suonare e ascoltare sestine a 142 bpm e riconoscere a quella velocità una nota sbagliata, ciccata, mi servì per arrivare a un'intuizione tanto semplice quanto ovvia: io posso ascoltare molto velocemente!

Grazie a queste esperienze musicali ho capito che potevo diventare sia un Audio che un Video Lettore estremamente veloce.

Il flashback dell'allenatore.

Ricordo che al tempo delle scuole superiori, quando facevo atletica, scoprii che l'allenatore della nazionale italiana dei 110 metri ostacoli era uno sportivo che da giovane era proprio negato in quella disciplina. Ma per "qualche ragione" si è a un certo punto impegnato e ingegnato a migliorare, fino a diventarne un super esperto.

A me è successa una cosa simile. La mia "qualche ragione" è passata attraverso la comprensione di essere fortemente auditivo. OK, non posso semplificare tutto il processo di crescita a questo singolo elemento, tuttavia per me è stato uno degli elementi che mi ha fatto svoltare.

Perché compreso questo, mi sono detto: forse se audio-leggo invece di sforzarmi a leggere visivamente magari faccio meno fatica. Vedete, leggere visivamente a me costava molta fatica e mi annoiava a morte nella lettura perché in quella modalità andavo molto lentamente. E quando si è molto lenti e la mente si annoia, il pensiero laterale si insinua e ci distrae, ci porta via l'attenzione, ed in questo modo la velocità di lettura, l'attenzione e la comprensione PRECIPITANO!

E la scoperta fu che Audio leggendo, e Audio Video leggendo andavo MOLTO più velocemente, e non mi annoiavo più, riuscivo a mantenere per molto più tempo l'attenzione e la comprensione migliorava estremamente.

In poco tempo, grazie al fatto che il mio orecchio era già allenato all'ascolto veloce per via dello studio della musica, diventai molto presto un Audio Video Lettore estremamente veloce – così veloce da essere al di sopra della media dei lettori veloci solo visivi.

WOW!

Cronologia: come sono diventato un Audio Video Lettore veloce.

Quindi per prima cosa, ho capito che a me piaceva ascoltare la lettura. Da adolescente ricevetti la prima audiocassetta di Y.J. Malmsteen, un chitarrista virtuoso che suonava Power Classic Metal con influenze (e citazioni) del violinista virtuoso Paganini. Quell'audiocassetta l'ho letteralmente consumata, e da lì decisi di voler imparare a suonare la chitarra. Molti della mia generazione hanno deciso di imparare a suonare la chitarra dopo aver ascoltato Malmsteen. Io fui uno di quelli.

Una decina d'anni dopo andavo una volta al mese a studiare a Firenze, alla scuola di musica Lizard, che io ritenevo la più importante e prestigiosa d'Italia. Là c'erano chitarristi davvero impressionanti, e io volevo imparare da loro.

"Luca, ma cosa c'entra con leggere?" Con questa storia sto cercando di spiegare come ho imparato che la nostra mente, se educata, può imparare ad ascoltare molto velocemente. I musicisti che devono studiare e riprodurre assoli virtuosi ascoltano note a velocità impressionanti.

Per seconda cosa, ho capito che se ascoltavo contemporaneamente – cioè, se il computer mi leggeva il testo che stavo leggendo a monitor – riuscivo a:

  • Leggere davvero in modo molto veloce;
  • evitare la maggior parte degli errori di lettura (perché con gli occhi noi non leggiamo tutte le lettere, auto-completiamo le parole, e chi ha problemi di lettura come ne avevo io può fare molti errori di auto-completamento; il computer non sbaglia, il computer legge fonema per fonema);
  • rimanere concentrato per molto più tempo, e questo aumenta tantissimo la mia capacità di memorizzazione.

Così ho collegato magicamente, o finalmente, i puntini.

L'importanza di comprendere i sistemi rappresentazionali.

Circa venticinque anni fa avevo iniziato a leggere di PNL e a comprendere che sì, abbiamo più sensi e sì, li usiamo tutti più o meno. E proprio quel "più o meno" fa la differenza.

Ho scoperto che la maggior parte delle persone è mediamente più visiva. Pensa e descrive il mondo e le proprie esperienze in modo visivo: usa termini visivi e racconta i propri pensieri descrivendo immagini – nitide, sfumate o veri e propri film interni.

Questa cosa del visivo – voi, mediamente visivi, non avete idea di quanto sia impattante sui metodi educativi. Voi siete la maggioranza, cioè la popolazione è mediamente più visiva che auditiva.

Io non penso visivamente, e quando l'ho capito ero già un grafico professionista. Capite lo shock per me! Devo ringraziare la PNL e Roberta Giallorenzi che mi hanno fatto notare che il mio senso dominante era l'udito. Quando penso, sento la mia voce, non vedo immagini, posso farlo ad esempio per lavoro, ma non è la mia modalità di pensiero immediata, naturale, dominante. E questa, per me, è una differenza che fa la differenza.

Il dubbio che mi ha fatto riflettere.

Recentemente sono stato bombardato su YouTube da pubblicità di un corso di "Lettura Tridimensionale" (e occupandomi anche di marketing mi sono chiesto se questo termine "Tridimensionale" fosse solo una trovata di posizionamento) che prometteva di insegnare a leggere "200 pagine in 1 ora". Leggere e comprendere, si intende.

Ascoltavo queste affermazioni e, con i miei 25 anni di esperienza di tecniche di lettura veloce sia visive che auditive, dubitavo fortemente che fosse possibile. 

Mi sono chiesto: "Ho ragione a dubitare, o sono io che mi sto perdendo qualcosa?"

Per farvi capire il mio dubbio: con il metodo che ho inventato mettendo assieme più pratiche efficaci e che uso da oltre 20 anni, personalmente riesco ad Audio Video Leggere 250 pagine in poco più di 4 ore (4 ore e 10 minuti per la precisione), e sono un "Audio Lettore MOLTO veloce". Quel corso affermava che si può fare in un quarto del tempo. Io pensavo di no, ma volevo verificare.

Fate attenzione a questo confronto: la media italiana NON riesce a leggere 250 pagine nemmeno in 10 ore, e la media dei laureati legge 250 pagine in poco meno di 7 ore. Capite che 250 pagine in 4 ore come faccio io è già MOLTO VELOCE, e che farlo in 1 ora mi sembrava decisamente improbabile.

Ma era davvero improbabile, o ero solo io a pensarlo?

I limiti biologici della lettura.

Negli anni ho raccolto parecchio materiale scientifico sulla lettura. Quello che so è che:

  • La lettura avviene tramite la fovea (la parte centrale della retina con la massima acuità visiva);
  • non è biologicamente possibile per un essere umano leggere più righe contemporaneamente con piena comprensione;
  • la "subvocalizzazione" (quella voce interna che "pronuncia" le parole mentre leggiamo) e le "regressioni" (tornare indietro nel testo) sono parte integrante della comprensione profonda e non vanno eliminate, vanno gestite;
  • oltre le 400/500 parole al minuto, per la maggior parte delle persone la comprensione diminuisce sensibilmente.

Questi non sono i miei limiti: sono i limiti dell'essere umano medio secondo la letteratura scientifica.

Un dato che trovo particolarmente significativo: i test fatti dalla NASA sulla "fotolettura" hanno avuto esito negativo. E la NASA aveva tutto l'interesse del mondo a velocizzare la lettura dei propri ricercatori. Se fosse stato possibile, lo avrebbero implementato.

Perché cito la fotolettura? Perché da una ricerca approfondita la "lettura tridimensionale" sarebbe un altro modo di chiamare la fotolettura. E non è che la foto lettura non funzioni completamente, tutti noi la usiamo quando sfogliamo un libro per cercare ad esempio un capitolo o paragrafo specifico, solo che non è possibile usarla per arrivare alla piena comprensione del testo.

La decisione di verificare.

Per scrupolo e curiosità, ho deciso di fare un confronto approfondito. Non volevo basarmi solo sulla mia esperienza e sui miei studi. Volevo un parere più obiettivo possibile.

Così ho usato due delle più aggiornate Intelligenze Artificiali presenti sul mercato – Gemini Pro 2.5 di Google e ChatGPT 5 Thinking di OpenAI – per:

  • raccogliere (con un Deep Search) tutte le informazioni disponibili pubblicamente su quel corso di "Lettura Tridimensionale" e tutto quello che ho pubblicato io sul mio metodo di Audio Video Lettura Veloce Digitale;
  • analizzare entrambi i metodi dal punto di vista scientifico; 
e dirmi quale fosse più coerente con le conoscenze neuroscientifiche attuali.

I risultati dell'analisi.

Ecco cosa è emerso dalle analisi delle due AI:

Sul metodo "Lettura Tridimensionale":

Entrambe le AI hanno classificato il metodo come "pseudoscientifico". E mi spiace per loro perché se fosse emersa una qualche nuova capacità di lettura veloce sarei stato il primo a volerla testare.
Tecniche come il "photoreading" o le "dinamiche mentali" sono risultate prive di fondamento scientifico nel contesto della lettura efficace. Promesse come la lettura simultanea di 2 pagine o velocità 5x con 80% di ritenzione sono state considerate irrealizzabili secondo le attuali conoscenze sulla fisiologia della lettura umana.

Sul mio metodo di Audio Video Lettura Veloce Digitale:

(Nota bene: mi aspettavo critiche anche sul mio metodo ed ero pronto a considerarle.)

Entrambe le AI (quella di Google e di OpenAI) hanno dato una valutazione positiva. Il metodo è stato riconosciuto come coerente con le neuroscienze perché:

  • sfrutta in modo integrato input visivi e uditivi, favorendo la concentrazione;
  • riduce le regressioni inutili mantenendo quelle necessarie alla comprensione;
  • non forza i limiti cognitivi conosciuti, li rispetta e li ottimizza;
  • e l'obiettivo delle 400 parole al minuto viene considerato ambizioso ma raggiungibile per chi si allena adeguatamente.

La sorpresa e l'effetto WOW!

Questo è stato per me una bella sorpresa positiva: dopo oltre vent'anni, ho scoperto che il metodo che ho inventato da solo, seguendo la mie intuizioni e la mia esperienza personale, è scientificamente solido e in linea con le più recenti scoperte neuroscientifiche!

Ovviamente non sono uno scienziato. Sono un ex-chitarrista, un ex grafico professionista, e amo insegnare (qualcuno direbbe formatore autodidatta ma sarebbe ingrato verso l'amore che metto nell'insegnamento) che ha cercato di risolvere un suo problema personale. E mi ritrovo ad aver creato qualcosa che, secondo l'analisi delle due più recenti intelligenze artificiali, è tra i metodi più coerenti e fondati disponibili.

WOW! Non me lo aspettavo.

Per esperienza personale so che i musicisti, che hanno l'orecchio già allenato all'ascolto veloce, raggiungono l'obiettivo delle 400 parole al minuto in pochi giorni. Gli altri, applicandosi un paio di settimane con costanza, possono anch'essi Audio Video Leggere a 400 parole al minuto – e come direbbero a Roma "Ao! è il doppio della velocità media dei laureati! Mica bruschette".

Io, sulla base della mia esperienza ventennale e di questa ulteriore validazione esterna, confermo che il metodo funziona. E aggiungo: confermo i miei dubbi sul fatto che si possano leggere con una lettura "Tridimensionale" (qualsiasi cosa voglia dire) davvero 200 pagine in un'ora con piena comprensione.

Cosa significa per me oggi.

Questa scoperta mi ha fatto riflettere perché il mio corso di Audio Video Lettura Veloce Digitale è online da oltre vent'anni. L'ho postato originariamente per documentare il mio  percorso di apprendimento e crescita personale. L'ho sempre tenuto disponibile, più che altro per passione e desiderio di condivisione. Raramente mi capita di insegnarlo, e quando me lo chiedono lo faccio volentieri, anzi con amore. E l'importo è fermo là da 20 anni.

Non l'ho mai davvero promosso. Sta sul sito formazione.divento.it come un vecchio progetto di cui andavo orgoglioso ma che non ho mai realmente spinto, anche perché spesso sono assorbito da altri progetti di lavoro e di vita.

Scoprire oggi che quel metodo che ho creato istintivamente è scientificamente così solido mi ha riacceso la scintilla. Mi ha fatto capire che forse vale la pena ritornarci sopra, occuparmene di più, e condividerlo meglio.

Perché mi sta a cuore.

Ciò che mi sta davvero a cuore è quanto ti cambia leggere. Con tutto ciò che ne consegue – capire meglio gli eventi, quanto ti cambia avere fiducia nelle capacità di saper ricordare, e quanto ti cambia avere fiducia nella capacità di saper imparare – ed infine quanto è impattante tutto questo nella vita di una persona. Quanto ti cambia la vita (perché è ciò che non sai che ti cambia la vita – questo è uno dei miei aforismi preferiti).

Personalmente credo che leggere e apprendere in modo efficace dovrebbero essere accessibili a tutti, sia dal punto di vista culturale che economico. Ma non lo sono.

Lo sapevate che "imparare" è solo il primo livello dell'apprendimento? 

E che il livello superiore è "come imparare a imparare",
e quello dopo è "come imparare meglio a imparare"?

Io no, l'ho scoperto una ventina di anni fa leggendo il libro di Annamaria Testa "Farsi capire" e poi negli anni studiando tecniche di miglioramento personale.

Mi fa riflettere che oggi circolino corsi venduti a parecchie centinaia, se non MIGLIAIA di euro, su competenze che io ritengo dovrebbero essere insegnate a scuola. E purtroppo non lo sono! (Nostalgia socialista la mia? Probabile).

La decisione.

Dopo questa scoperta, ho deciso che tornerò ad occuparmi del mio corso di Audio Video Lettura Veloce.

Non perché voglia competere con altri corsi o dimostrare qualcosa. Ma perché so che ho  tra le mani qualcosa che utile ai più (anche ai mediamente visivi), estremamente utile agli auditivi, solido e valido e fondato dal punto di vista scientifico. 

E tenerlo quasi nascosto in un angolo del web dopo vent'anni è un vero peccato.

Voglio condividere di più ciò che ho testato e imparato, rendere queste conoscenze disponibili pubblicamente, augurandomi che siano utili a quante più persone possibili.

Una nota curiosa: Gemini mi ha suggerito di evitare il termine "Lettura Veloce" nella comunicazione e sottolineare di più il rigore scientifico. Apprezzo il consiglio, ma io terrò il termine "Audio Video Lettura Veloce" perché è veritiero e perché descrive esattamente ciò che è: un metodo davvero molto più veloce del metodo scolastico tradizionale.

Conclusione.

Sono partito come una schiappa in lettura e memorizzazione. Ho scoperto di funzionare diversamente. Ho trovato il mio modo. Ho migliorato il modo di altri. E dopo 25 anni ho scoperto che risulta valido rispetto le conoscenze scientifiche in merito.

Per me questo è un cerchio che si chiude e, contemporaneamente, una porta che si riapre.

Riprenderò a condividere su questo sito le cose che ho testato e imparato. Non prometto miracoli, e non prometto 200 pagine in un'ora. Prometto franchezza, esperienza e un metodo che, secondo due AI indipendenti, è tra i più solidi e coerenti con la scienza disponibile.

Se anche voi, come me da ragazzo, fate fatica a leggere, vi annoiate, perdete l'attenzione – non siete negati. Dovete solo trovare il vostro modo comodo e pratico di leggere e divertente per memorizzare.

E io sarò felice di condividervi il mio.


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1 commento

  1. Se pensate che il testo che ho scritto sia lungo, ho cronometrato quanto tempo impiego per leggerlo in audio-video lettura veloce. Risultato? 7 minuti scarsi (circa 460 parole al minuto).

    Se riuscite a fare meglio, complimenti: siete dei lettori estremamente veloci.

    Tuttavia la domanda è: anch'io posso fare meglio? Sì, ma a quale prezzo di sforzo cognitivo?
    Perché la lettura è come la corsa – possiamo fare performance da centometristi o da mezzofondisti o da maratoneti e ultramaratoneti.

    Leggere questo articolo (sono circa 3230 parole) in 7 minuti (460 parole al minuto) è un po' come correre velocemente i 400 o gli 800 metri in termini di lettura veloce.

    E la successiva domanda è: riuscireste a mantenere quella velocità SENZA SFORZO per ORE?
    Perché è questa la forza del metodo che uso. E a 400 parole al minuto io ci sto comodo comodo. ;-)

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